06/12/2012 - Si è spento questa notte, pochi giorni prima del suo 105esimo compleanno, Oscar Niemeyer, l'architetto brasiliano noto a livello internazionale per le opere realizzate in tutto il mondo. Il decesso è avvenuto nell'ospedale samaritano dove era ricoverato. Così Niemeyer, definito il 'padre' della capitale del Brasile, inaugurata nel 1960, riassumeva il suo modus operandi:
"Non è l’angolo retto che mi attrae, né la linea diritta, dura, inflessibile, creata dall’uomo. Quello che mi affascina è la curva libera e sensuale: la curva che trovo sulle montagne del mio paese, nel corso sinuoso dei suoi fiumi, nelle onde dell’oceano, nelle nuvole del cielo e nel corpo della donna preferita".
“Capovolgendo il detto tradizionale secondo il quale “la forma segue la funzione”, Niemeyer ha dimostrato che quando una forma genera bellezza diventa funzionale e per questo fondamentale in architettura”. Così, nel suo tributo a Niemeyer, Norman Foster ricorda il maestro brasiliano.
Ricordando la sua visita al museo di arte contemporanea di Niteroi, Foster prosegue: “ergendosi sul promontorio roccioso come una sorta di pianta esotica, infrange le regole tradizionali giustapponendo l’arte con una visione panoramica di Rio. È come se – nella sua mente – avesse scagliato il tradizionale contenitore d’arte contro le rocce sottostanti, e ci avesse sfidati a scoprire arte e natura come elementi simili. Ho camminato sulle rampe del museo. Sono quasi come passi di danza nello spazio, che ti invitano a vedere l’edificio da molteplici e diversi punti di vista prima ancora di entrarci. L’ho trovato assolutamente magico”.
Oscar Niemeyer nasce a Rio de Janeiro il 15 dicembre del 1907, consegue la laurea nel 1934 e collabora con lo studio di Lucio Costa, per il Piano di Brasilia. Ha contatti con Le Corbusier, il quale influenza in maniera determinante la sua ricerca, soprattutto nell'utilizzo del cemento armato.
Nel 1956 vince con Lucio Costa il concorso per il Piano della nuova capitale, per la quale Niemeyer disegna decine di edifici, tra cui il Palazzo dell’Alvorada e quello del Planalto, sedi del presidente della repubblica, le cupole convessa e concava del Congresso, il palazzo di Itamaraty, sede del ministero degli esteri, e la cattedrale.
Nel 1964 subisce il golpe militare, e nel 1967 si reca a Parigi. L'anno successivo realizza la sede della Mondadori a Segrate, il suo più noto progetto in Italia. Nel 1988 si aggiudica il premio Pritzker, il Nobel dell'architettura, negli Stati Uniti.
Riceve, inoltre, il Leone d'Oro della Biennale di Venezia nel 1996 e nel 2000 redige il progetto dell'auditorium di Ravello, completato e inaugurato nel 2010. Nel 2005 l'architetto completa l'auditorium del Parco Ibirapuera, a San Paolo, aperto ufficialmente dalla Tim.
Niemeyer definiva la sua professione come il suo migliore hobby e la sua fonte di di allegria, nella possibilità di creare forma dalla materia, impiegando la tecnologia per generare quello che egli stesso definisce lo 'spettacolo dell’architettura'.
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