13/03/2013 – Gli architetti Paola Vighi e Giovanni Traverso, dell'omonimo studio, con l'ultimo progetto per la sede del loro ufficio, danno il buon esempio in fatto di green architecture.
Zero energy building, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Fisica Tecnica dell’Università di Padova, è immerso nei boschi a pochi chilometri dal centro di Vicenza. Nessun attico sfarzoso o arredamenti all'ultimo grido per lo studio dei progettisti vicentini, ma la voglia di trasformare la necessità di una nuova sede, in occasione di ricerca e di comunicazione sull'importanza dei temi della sostenibilità in architettura.
Tra gli aspetti salienti del progetto il concetto di reversibilità, attraverso una struttura leggera, composta da elementi smontabili riciclati o totalmente riciclabili. Larice lamellare e acciaio zincato, utilizzati per la struttura ed il rivestimento, trovano la sintesi perfetta con l'intorno.
L'edificio si è sviluppato per parti, attraverso un processo che ha visto, dapprima la collaborazione di una rete locale di piccole aziende industriali ed artigiane e successivamente il montaggio a secco dell'intera struttura.
La facciata vetrata a sud è caratterizzata dalla forma ad “imbuto”, disegnata per massimizzare l’ingresso solare nei mesi invernali e per escludere completamente la radiazione diretta nei mesi estivi.
Agli escamotage progettuali, sono stati affiancati altri sistemi per garantire la sostenibilità energetica. Oltre ad una pompa di calore geotermica, che regola la temperatura dei flussi d’aria e d’acqua sfruttando la condizione microclimatica del sottosuolo, e l'impianto fotovoltaico, è stato impiegato un sistema di illuminazione circadiana, ovvero la luce naturale viene integrata con un sistema di illuminazione indiretta, nel quale le superfici verticali interne dell’edificio, ricoperte da una particolare lastra di alluminio zigrinato, diffondono in ambiente la luce proveniente da una sequenza di barre LED incassate a pavimento.
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