04/07/2013 - Partirà il 7 ottobre il primo Master internazionale in Service Design del Politecnico di Milano, gestito dal Consorzio POLI.design. Un Master che nasce per rispondere alla crescente domanda di profili specifici - progettisti, consulenti e creativi - in grado di gestire la complessità insita nella progettazione di un servizio, figure professionali richieste sia dalle imprese private che da quelle pubbliche.
E’ indubbio che la base economica di tutti i paesi industrializzati sia cambiata radicalmente negli ultimi decenni, spostandosi dalla produzione di beni materiali alla fornitura di informazioni e servizi. Questo ha dato vita a quella che viene ormai definita Service Economy. L’importanza di questo segmento si evince anche dai dati forniti nel rapporto 2010-2011 del World Economic Forum. Su 138 paesi censiti ben 98 presentano un livello del PIL che proviene dall’economia dei servizi per più del 50%. In 25 paesi – tra cui Francia, USA, Italia e UK - questo rapporto supera il 70% anche a seguito del fatto che quasi tutte le nuove imprese, insieme alla creazione di posti di lavoro, si posizionano appunto nel cosiddetto settore terziario che abbraccia molteplici campi di applicazione, assolutamente trasversali, tali da estendersi a molti campi occupazionali: dal settore bancario e assicurativo al sistema sanitario e assistenziale, dal settore dei trasporti a quello dei servizi a connotazione tecnologica, fino a toccare il terzo settore, quello legato a processi d’innovazione sociale, o addirittura il mondo delle start up innovative.
Da questi dati si comprende la crescente esigenza di costruire competenze per la progettazione e la gestione del processo ideativo e realizzativo dei servizi. E’ per questo che nel contesto tradizionale del design di prodotto si è verificato un passaggio dalla visione e dall’utilizzo del design come styling verso il design come strategia che ha determinato la nascita di una nuova disciplina, il SERVICE DESIGN. La progettazione estesa al processo e al servizio offre nuove opportunità di ricerca e di lavoro sia per i progettisti che per le aziende.
La parola chiave è multidisciplinarità: il service design opera, infatti, in un contesto in cui si rende necessario generare soluzioni dove la dimensione materiale e quella immateriale si mescolano per creare risposte complesse e di natura sistemica, concretizzate in forme peculiari di service experience e per dare vita a interazioni capaci di ridisegnare l’offerta aziendale. Per farlo è utile partire dalla vita quotidiana in cui si sperimenta sia la relazione con prodotti materiali che con un’infinita varietà di interfacce materiali o immateriali dei servizi senza cui molte attività non sarebbero possibili. Tutte queste esperienze o performance sono progettate. E qui entra in gioco il design, che può essere sfruttato per migliorare l’immagine, la produzione e la distribuzione di tutte le tipologie di aziende. I metodi di design infatti fondono ricerca sul campo, tecniche di ricerca mutuate dall’antropologia e la profonda comprensione di come le persone utilizzano gli oggetti. Si occupa contemporaneamente della valutazione dell’esperienza e dell’analisi delle tendenze.
Il service design agirà quindi proponendo un approccio progettuale integrato e multidisciplinare dove, partendo dalla profonda comprensione dei comportamenti e dei bisogni dei consumatori, si progettano metodologie che rendono il servizio user friendly, competitivo e rilevante. E non solo. Il Service design è in grado di pianificare e organizzare personale, infrastrutture, artefatti comunicativi e materiali di un servizio, con lo scopo di migliorarne l'esperienza in termini di qualità ed interazione tra il fornitore del servizio e il consumatore finale.
A testimonianza del ruolo chiave giocato dalla progettazione di un servizio nel design contemporaneo, l’ADI, l’Associazione per il Disegno Industriale, ha incluso nell’ADI Design Index - la pubblicazione annuale che raccoglie il miglior design italiano messo in produzione – anche il Service Design tra gli ambiti tematici analizzati, definendolo nello specifico come: servizi per salute-benessere, turismo-ospitalità, sport-tempo libero, intrattenimento-informazione, mobilità-trasporti, ICT & comunicazione, produzione culturale, ricerca, commercio, vita sociale-vita quotidiana, sicurezza, risorse-ambiente-energia.
“Il design dei servizi è un nuovo modo di pensare il progetto: un nuovo linguaggio che unisce diverse discipline e strumenti - dalla ricerca etnografica, agli studi sociologici, al management, al marketing e la progettazione, all'ingegnerizzazione – e consente un approccio innovativo che aumenta il valore aggiunto del servizio proposto” - ha dichiarato il Prof. Stefano Maffei, Direttore del Master - “E’ grazie a questa visione che nascono realtà come Extrabanca, la prima banca italiana che si rivolge soprattutto alle comunità di origine straniera residenti in Italia. E poi ancora ‘Le verdure del mio orto’, un servizio che crea un nuovo canale di vendita per prodotti ortofrutticoli. O Bidmytravel, una startup umbra che fornisce viaggi tagliati su misura per i suoi utenti. Società che offrono un prodotto, o meglio un servizio legato ad un prodotto, che ha la capacità sia di soddisfare a fondo i reali bisogni dei clienti che la capacità di generare ricavi. Società che per la loro capacità di generare valore sono state include anche nell’ADI Design Index . E’ proprio dal servizio che si crea valore. Per gli utenti e per le imprese, sia private che pubbliche.”
Il Master del POLI.design, interamente erogato in lingua inglese, intende quindi fornire le competenze necessarie al service designer per essere un attore attivo in questo contesto attraverso un approccio fortemente sperimentale – articolato in insegnamenti teorici e laboratori progettuali multidisciplinari – e si avvale di una Faculty di docenti che rappresenta l’eccellenza italiana e internazionale in campo universitario e professionale.
Il Master si rivolge a candidati in possesso del titolo di laurea, laurea magistrale, diploma universitario o diploma di laurea in design, architettura e ingegneria e a candidati laureati in altre discipline a cui il service design possa fornire una significativa integrazione alla loro preparazione professionale.
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