14/07/2003 – San Pietroburgo. Qualche giorno fa la giuria ha decretato la vittoria dell’architetto francese Dominique Perrault al concorso per la progettazione del nuovo teatro Mariinsky di San Pietroburgo.
Undici i finalisti al concorso: cinque studi russi e sei internazionali tra i quali si annoverano i nomi di Mario Botta, Arata Isozaki, Hans Hollein, Eric Owen Moss e Erick Van Egeerat.
Si tratta di un’occasione importante per Perrault, non solo per il valore storico e civile dello spazio da lui progettato, ma soprattutto perché la Russia non organizzava un concorso di architettura dal 1931, data a cui risale il progetto di Le Corbusier per il Palazzo dei Congressi di Mosca.
In realtà non sono però mancate le polemiche, suscitate da una prima proposta progettuale, nel 2001, dell’americano Eric Owen, etichettata come “sacchetti della spazzatura”.Ciò non ha però demoralizzato l’idea di un nuovo progetto per il teatro, fortemente voluto dal direttore della compagnia di ballo e dell’opera Kirov di San Pietroburgo, Valere Gergiyev.
Il nuovo teatro di Perrault , che sorge sull’isola di Novaya Gollandiya, a pochi metri dai principali simboli della città, si presenta come un gigantesco bozzolo dorato che ha il suo riferimento nelle antiche cupole dei luoghi di culto e dei palazzi cittadini.
Tale guscio non si adatta alla forma dell’edificio, ma mantiene le distanze avvolgendo la struttura; questo fa sì che i livelli superiori siano trasformati in terrazze, balconi e belvedere.
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