11/05/2015 - La nuova sede della Fondazione Prada a Milano ha aperto al pubblico sabato scorso 9 maggio. Il progetto architettonico, sviluppato dallo studio OMA di Rem Koolhaas, espande il repertorio delle tipologie spaziali in cui l'arte può essere esposta e condivisa con il pubblico.
I nuovi spazi sono il risultato della trasformazione con ampliamento di una vecchia distilleria dei primi del Novecento, situata in Largo Isarco.
Il nuovo complesso occupa una superficie totale di 19.000 metri quadrati, 11.000 dei quali destinati alle attività espositive, che comprendono due spazi nati da collaborazioni esclusive: un’area didattica dedicata ai bambini e sviluppata con gli studenti dell’École nationale supérieure d'architecture de Versailles e un bar, il Bar Luce, ideato dal regista Wes Anderson che richiama l’atmosfera dei tipici caffè di Milano.
Con l'apertura della nuova sede la Fondazione potenzierà la propria vocazione multidisciplinare, evidenziando l’autonomia e le specificità di ogni linguaggio creativo. In linea con tale vocazione, lo stesso Rem Koolhaas ha spiegato quelle che sono le variabili in gioco nella nuova architettura:
“Il progetto della Fondazione Prada non è un’opera di conservazione e nemmeno l’ideazione di una nuova architettura. Queste due dimensioni coesistono, pur rimanendo distinte, e si confrontano reciprocamente in un processo di continua interazione, quasi fossero frammenti destinati a non formare mai un’immagine unica e definita, in cui un elemento prevale sugli altri. Vecchio e nuovo, orizzontale e verticale, ampio e stretto, bianco e nero, aperto e chiuso: questi contrasti stabiliscono la varietà di opposizioni che descrive la natura della nuova Fondazione. Introducendo numerose variabili spaziali, la complessità del progetto architettonico contribuisce allo sviluppo di una programmazione culturale aperta e in costante evoluzione, nella quale sia l’arte che l’architettura trarranno beneficio dalle loro reciproche sfide”.
Contemporaneamente ai nuovi spazi di Milano, la sede di Venezia nel palazzo settecentesco di Ca’ Corner della Regina resterà attiva. Da maggio e nel corso dell’estate 2015 le due location saranno idealmente “unite” da due mostre di arte antica a cura di Salvatore Settis.
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