09/09/2015 - “Sarà Simone Sfriso il curatore del Padiglione Italia alla 15esima Biennale di architettura di Venezia". Lo rende noto ieri il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, che sottolinea:
"Il progetto presentato da Sfriso è in linea con il tema scelto dal curatore della mostra internazionale Alejandro Aravena che indaga la necessità di coniugare l’architettura con l’esigenza di una migliore qualità dell’ambiente edificato e quindi della vita delle persone.
La proposta affronta inoltre con coraggio il tema della riqualificazione delle periferie urbane, luoghi finora trascurati e marginali in cui vive, lavora e sogna però la grande maggioranza dei cittadini delle nostre metropoli e che è al centro di una particolare attenzione da parte del governo che le vede come la grande sfida del secolo su cui investire con interventi di riqualificazione e innesti di architettura contemporanea.
Ecco perché è stato espressamente chiesto ai curatori di affrontare il tema delle periferie e dello sviluppo delle città, una scelta in continuità con l’azione del governo che con la recente riforma del Mibact ha creato una direzione generale ad hoc nel ministero e approvato norme che incentivano i comuni, anche economicamente, a trasferire molte iniziative culturali dai centri storici alle periferie urbane”.
Con entusiasmo Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, accoglie la scelta di Sfriso: " Una scelta, operata al di fuori del sistema delle archistar, che premia un architetto che, insieme ai suoi colleghi, ha dato prova di saper operare con grande capacità nella contemporaneità e soprattutto nell’architettura “sociale” con tanti progetti per ospedali e centri di accoglienza in zone difficile del mondo lacerate da conflitti”.
Simone Sfriso, membro dello studio Tamassociati, è progettista e consulente nei settori dell’architettura bioecologica della riqualificazione urbana e degli spazi pubblici, della pianificazione e direzione dei cantieri urbani, si occupa degli aspetti progettuali ed esecutivi nei processi di progettazione partecipata e comunicativa.
Nel 2013 ha ottenuto il premio Aga Khan per l’architettura per l’eccellenza rappresentata dal Centro Salam di cardiochirurgia in Sudan, il premio internazionale Ius-Capocchin per la realizzazione dell’ospedale pediatrico più sostenibile al mondo (Port Sudan) e il Curry Stone Design Prize per l’insieme della sostenibilità (sociale e ambientale) dei recenti progetti realizzati nel mondo. Nel 2014 ha vinto lo Zumtobel Group Award per l’innovazione e la sostenibilità rappresentate dall’ospedale pediatrico di Port Sudan. E’ Architetto Italiano dell’anno 2014.
|