21/10/2015 - È stato presentato a Mosca qualche giorno fa il progetto del V-A-C Cultural Center che sorgerà entro il 2019 su progetto dello studio Renzo Piano Building Workshop.
Il nuovo centro troverà casa all'interno di un'ex centrale elettrica in disarmo, ubicata dietro il Cremlino che sarà convertita in centro culturale suddiviso in quattro grandi poli: il polo Civico, il polo dell'Accoglienza, il polo Mostre e il polo Education.
“Due ettari di Mosca. Questa è stata la prima immagine che ci è venuta in mente quando abbiamo cercato di riassumere l'essenza di questo progetto. La domanda era: cosa vorranno trovarvi le persone? un museo, la natura, una piazza dove la gente possa incontrarsi, una centrale elettrica iconica, il fiume? La gente vorrà sicuramente trovare tutto questo; vorrà trovare in poche parole la cultura in un unico posto. Un'esperienza sociale e culturale articolata nelle arti visive, dello spettacolo, della musica, ma anche nella scienza e nella sostenibilità, in un luogo incorniciato dalla natura, con la sua foresta di betulle a ovest e il fiume Moscova a est, che abbraccia sia la Piazza sia la centrale elettrica.
Ogni volta che pensiamo a quale tipo di edificio ci piacerebbe trovare per creare un centro culturale non abbiamo alcun dubbio: una centrale elettrica! Questo è esattamente ciò che abbiamo trovato, una magnifica e storica centrale elettrica costruita tra il 1904 e il 1907.
C'è una magia in una centrale elettrica. Vi è una magia più tangibile, che risiede nella scala degli spazi o nei merletti delle strutture in acciaio, come nel nostro caso. Tuttavia, vi è anche una magia più enigmatica che proviene dall'idea di energia. Energia non solo prodotta sotto forma di 'energia elettrica' o di calore, ma anche energia in termini di pensiero, idee ed espressione della creatività umana.
E poi è venuto spontaneo dire che la centrale deve funzionare allo stesso modo, ma invece di produrre calore o elettricità produrrà energia sotto forma di idee.
La nostra proposta consiste, prima di tutto, nel riportare l'edificio al suo senso originario di spazio, demolendo tutti le recenti aggiunte in cemento, smontando le apparecchiature, ma mantenendo qua e là alcuni pezzi che contribuiscano a preservare la memoria del luogo. Fatto ciò, si procederà con il consolidamento delle strutture in acciaio e la sostituzione del tetto esistente con una nuova copertura vetrata con celle fotovoltaiche integrate nei vetri. Questo creerà una 'cattedrale' di luce. Solo allora saremo pronti a riorganizzare gli spazi e di conseguenza la nuova funzione produttiva di idee e di cultura".
Il progetto prevede che la galleria centrale ospiti mostre e installazioni e gli altri spazi interni temporary shop, librerie, un ristorante, un caffè e ambienti per corsi e conferenze.
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