23/10/2015 - Un incarico di grande prestigio per lo studio di architettura milanese D2U - Design to Users, che è stato scelto da Generali-Unicredit per la riqualificazione del Testi Executive Center a Milano.
“Quando D2U ha ricevuto l’incarico - commenta l’architetto Corrado Caruso, socio dello studio, che ha diretto il progetto ed i lavori di riqualificazione – abbiamo deciso di intervenire sul complesso edilizio, appartenente ad una serie di edifici per uffici progettati dall’Ing. Vittore Ceretti negli anni '80, in modo rispettoso, ma anche innovativo, sviluppando piuttosto che stravolgendo i caratteri compositivi originari”.
L’edificio, che si sviluppa per circa 22.000 mq lordi, su 7 piani fuori terra e due piani di autorimessa interrata, è stato adeguato con criteri di flessibilità alle più recenti normative sugli uffici in modo da poter ospitare fino a 4 tenant per piano. Questo adeguamento, unito all’ottima dimensione del piano tipo che può avere un massimo affollamento di 280 persone e agli accorgimenti di risparmio energetico, ne fanno uno degli edifici più efficienti dal punto di vista dello space planning tra quelli riqualificati nell’area milanese.
Il complesso edilizio pur presentandosi come un’unica entità, è stato costruito e pensato dal punto di vista architettonico ed impiantistico come due corpi denominati A e B. La logica di funzionamento attualmente adottata per i due corpi è la medesima in quanto le differenze tra i due corpi sono minime.
Tema principale della riqualificazione è stato quello della “visibilità”. Il fronte dell’edificio, arretrato sul viale Fulvio Testi e quindi non percepibile dalla strada, viene “annunciato” a chi passa in auto o a chi arriva a piedi da un nuovo Totem metallico giallo (colore mutuato dalle originarie scale di emergenza esterne) alto 12 metri che, dotato di una pensilina metallica, ne segna la presenza e l’ingresso. Il totem reca la scritta “TESTI 280” retro illuminata e la pensilina metallica ondulata ha i bordi anch’essi illuminati da strisce a led. Il nuovo trattamento cromatico delle facciate rende chiaramente visibile e riconoscibile l’edificio anche dal retrostante viale Sarca.
Sia il portico frontale, sia la nuova reception vogliono restituire luce a questi spazi, unitamente a un senso cromatico caratterizzato dalle nuove pensiline e dai portali metallici di ingresso di colore giallo.
Le facciate originali in Alucobond grigio, introdotte proprio in questi edifici negli anni '80, e le vetrate continue, sono state pulite e rivestite da pellicole microforate con un disegno astratto e dinamico: fasce orizzontali e oblique di colori diversi che si rincorrono ripetendosi sui 4 lati dell’edificio, lo rendono contemporaneo e riconoscibile.
Fonte: comunicato stampa D2U – Design to Users
|