04/03/2004 - Il nuovo polo fieristico di Milano sarà nel 2005 uno dei più importanti sistemi fieristici al mondo. La struttura, studiata per consentire lo svolgimento contemporaneo di più manifestazioni, sorgerà nell’area dell’ex raffineria Agip di Rho-Pero, nelle immediate vicinanze della città. Avrà una superficie lorda di 530mila metri quadrati su un’area complessiva di 2 milioni di metri quadrati, bonificata dalle scorie di un passato industriale.
Per la realizzazione è stato scelto il modello contrattuale del general contractor (che prevede la responsabilità in un unico soggetto di progettazione, realizzazione e manutenzione dell’opera), che Fondazione Fiera Milano ha voluto introdurre in Italia in quanto “strada maestra per realizzare opere complesse”. Sono queste le parole che Claudio Artusi, amministratore delegato di Sviluppo sistema fiera (società di engineering e contracting), committente dell’opera, utilizza per spiegare la scelta della gara internazionale.
La formula del general contractor consentirebbe una selezione più severa delle proposte, nonché maggiori vantaggi in termini di qualità dell’opera, di rispetto dei capitolati, dei tempi e dei costi di realizzazione.
Il general contractor che, il 2 agosto del 2002, si è aggiudicato la gara per il polo di Rho-Pero è il gruppo NPF, che riunisce le imprese Astaldi (mandataria), Vianini e Pizzarotti. Il contratto prevede progettazione, costruzione e manutenzione dell’opera, il cui valore ammonta a 750 milioni di euro.
Al finanziamento dell’opera ha provveduto interamente Fondazione Fiera Milano, che ha potuto contare sulla copertura di un pool di istituti bancari guidato da Banca Intesa.
Il progetto prevede la realizzazione di ampi spazi verdi (due grandi parchi, rispettivamente a nord-ovest e a sud, collegati tra loro da un percorso verde lungo il lato ovest), alberghi, negozi e strutture per ristorazione e tempo libero, nonché di parcheggi: 10mila posti auto immersi nel verde, la cui realizzazione avverrà in project financing.
L’1 agosto del 2003 l’aggiudicazione dei lavori ( con gara internazionale) per il parcheggio, su progetto di Mario Bellini, è andata alla cordata Codelfa (mandataria), Grassetto lavori, Martora Costruzioni, Apcoa Parking Italia, che gestirà il parcheggio per 30 anni.
Il progetto dei padiglioni del nuovo polo porta, invece, la firma dell’architetto Massimiliano Fuksas, il quale concepisce la Fiera di Milano come una delle “cattedrali della nuova società, ovvero luoghi che vanno al di là delle loro importanti funzioni economiche”.
Sono previsti 8 padiglioni su una superficie espositiva lorda di oltre 400mila metri quadrati (354mila coperti, 60mila all’aperto), 80 sale congressi, più di 37mila mq per strutture alberghiere, ed oltre 13mila per spazi commerciali.
“Ho pensato ad un complesso unitario, di geometria semplice” – dichiara Fuksas: un grande asse centrale ed una copertura trasparente che assurge a simbolo di continuità visiva.
Centro servizi, uffici ed area congressuale costituiscono il cuore della struttura, mentre ai lati sorgono i padiglioni con grandi facciate in metallo riflettente.
L’autore del progetto commenta: “In un momento di poche "visioni" che guardano al futuro, e la mera gestione del quotidiano e dell'esistente, questo progetto mi sembra far parte del panorama europeo più dinamico”.
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