SKELETT


SPECIALE MILANO DESIGN WEEK
SPECIALE MAISON&OBJET
SPECIALE LONDON DESIGN FESTIVAL
SPECIALE IMM COLOGNE
INTERVISTE - DESIGN TALKS

Florim Ceramiche

Una dolce vita? Dal Liberty al design italiano. 1900-1940
Una mostra sullo 'stile italiano' destinato a influenzare la nascita del design moderno
Autore: valentina ieva
segnala ad un amico | versione stampabile
Dimensione testo  
14/12/2015 - Poteva esistere già una ”dolce vita”, prima che Federico Fellini rendesse celebre questo termine negli anni Sessanta? L'eredità ricevuta dai mobili eccentrici di Carlo Bugatti, dalle invenzioni dei Futuristi, o dalle sedie rosse di Marcello Piacentini, ci tramandano una creatività gioiosa e una capacità inventiva senza limiti tutta italiana.

Da questo interrogativo nasce la mostra Una dolce vita? Dal Liberty al design italiano. 1900-1940, a cura Guy Cogeval e Beatrice Avanzi, con Irene de Guttry e Maria Paola Maino, allestita negli spazi del Palazzo delle Esposizioni di Roma.

Agli inizi del XX secolo, in Italia, ebanisti, ceramisti, maestri vetrai lavorano spesso in collaborazione con i più importanti artisti, creando un vero proprio “stile italiano”, destinato a influenzare la nascita del design moderno. Per esplorare un simile contesto, la mostra propone  un percorso cronologico composto da oltre cento opere e basato su un dialogo continuo tra arti decorative e arti plastiche.

Su quanto riguarda la produzione architettonica e l'arredo, la mostra racconta lo stile monumentale di Giovanni Muzio e Piero Portaluppi coincide con il ritorno al classicismo celebrato dal movimento Novecento, movimento sostenuto da Margherita Sarfatti e mezzo di espressione ufficiale del regime fascista. Negli stessi anni, il regime seppe tuttavia aprirsi agli esperimenti modernisti di artisti quali Giuseppe Terragni e Mario Radice, autori della famosa Casa del Fascio di Como, a cui si avvicinano le opere astratte di Fontana, Melotti o ancora Licini. 

 

  Scheda evento:
Mostra:
16/10-17/01 PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI, ROMA
Una dolce vita? Dal Liberty al design italiano. 1900-1940



Carlo Bugatti, Sedia, 1902


Fortunato Depero, Pupazzo Campari, 1925 ca. | (c) FUTUR-ISM associazione culturale


Marcello Piacentini, Mobile e due sedie per Fiammetta Sarfatti, 1933


Gio Ponti, Mano, 1935


Gio Ponti, Lampada 'Bilia', Edizione attuale del modello ideato nel 1931, FontanaArte

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

ULTIME NEWS SU ARCHITETTURA E DESIGN
28.04.2025
Nasce BFF Gallery: un nuovo museo a Milano
28.04.2025
Al Coachella 2025 il potere del movimento, della luce e dell’effimero
24.04.2025
Intelligens: Verso una Nuova Architettura dell'Adattamento
le altre news


EVENTI SU ARCHITETTURA E DESIGN
10/05/2025 - giardini e arsenale, venezia
Biennale Architettura 2025 - 19. Mostra Internazionale di Architettura

13/09/2025 - como e dintorni del lago
Lake Como Design Festival 2025. Fragments
Settima edizione
22/09/2025 - bologna fiere
Cersaie 2025

gli altri eventi
Carlo Bugatti, Sedia, 1902
Fortunato Depero, Pupazzo Campari, 1925 ca. | (c) FUTUR-ISM associazione culturale
Marcello Piacentini, Mobile e due sedie per Fiammetta Sarfatti, 1933
Gio Ponti, Mano, 1935
Gio Ponti, Lampada 'Bilia', Edizione attuale del modello ideato nel 1931, FontanaArte
1
2
  Scheda evento:
16/10-17/01 PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI, ROMA
Una dolce vita? Dal Liberty al design italiano. 1900-1940

 NEWS CONCORSI
+29.04.2025
XIII Premio Dedalo Minosse alla Committenza di Architettura
+29.04.2025
“House of the Dictator”: iscrizioni aperte fino al 22 maggio
+28.04.2025
Al via ‘Unesco Ancient Theatre’
+23.04.2025
La nuova GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
+23.04.2025
Aperto il bando per il workshop di progettazione del paesaggio 2025
tutte le news concorsi +

interno_SHOP_Promo_petite_friture
Florim Ceramiche
Condizioni generali | Informativa PrivacyCookie  | Note Legali | Contatti/Assistenza | Lavora con noi | Pubblicit� |  Rss feed
� 2001-2025 Edilportale.com Spa, P.IVA 05611580720 n�iscrizione ROC 21492 - Tutti i diritti riservati
Iscritta presso il Tribunale di Bari, Num.R.G. 1864/2020 � Riproduzione riservata