15/12/2015 - Oltre 1000 metri quadri di area dedicata alla vendita, salotto interno e caveau, scuola di bartending, sala degustazione di vino e food, due sale conferenza e un capiente parcheggio, FerroWine va al di là del tradizionale spazio vendita - oltre 1500 vini, più di 1500 spiriti e più di 350 birre - per divenire un luogo versatile, ambiente da vivere e frequentare dalla diversificata vocazione: momento di incontro, socializzazione, scambio tra appassionati da sempre e curiosi neofiti, all’insegna della cultura del food & beverage.
Un laboratorio di esperienze sensoriali per conoscere nuovi sapori e nuovi prodotti. E una preziosa occasione di formazione, grazie allo staff interamente composto da sommelier professionisti: dalle lezioni base di approccio al vino, alla birra, agli spirits e alla degustazione del cibo, ai corsi per barman, lezioni di cucina, fino alla consulenza per aziende del Beverage, pubblici esercizi e attività commerciali.
Quanto al progetto, l’interno richiama il format biblioteca, con gli scaffali che ospitano le bottiglie proprio come dei libri, in un mix di rigorose geometrie e calore del materiale ligneo. Di particolare impatto scenico, poi, la scala a chiocciola che conduce al ballatoio che corre tutt’intorno alla parte superiore e le installazioni gabbiate, mega lampade che pendono dal soffitto.
All’’esterno, ordinati volumi scanditi da colonne e alleggeriti da ampie parti vetrate, enfatizzate al calare del buio dalle luci provenienti dall’interno, in una seducente visione notturna.
Due gli autori del progetto, entrambi padovani: l’arch. Luca Fanton, dello Studio Frasson & Fanton, progettazione edilizia, arredamento d’interni e design, a braccetto con l’eclettico designer Antonio Frasson, Maestro scenografo presso l’ Accademia di Belle Arti di Venezia; e l’arch. Bernardino Baesso, edilizia e urbanistica, architettura d’interni, design arredo.
Luci d’autore
Un ruolo decisamente protagonista, in questa realizzazione, è giocato dal fattore luce, componente costitutiva del progetto architettonico. E la scelta è caduta sulle soluzioni illuminotecniche di Linea Light Group, sintesi di tecnologia evoluta (Led), alto contenuto di design, sostenibilità ambientale e versatilità funzionale. Aspetto, quest’ultimo, decisamente rilevante nel caso che qui ci interessa, considerando i vari e differenti “momenti” da illuminare.
Questi, in sintesi, i prodotti impiegati, quasi tutti della collezione i-Lèd (un paio della famiglia Tràddel).
Pound per l’illuminazione accento degli arredi perimetrali; Orbit, proiettori per sistema speciale curvo a luce diretta posto sopra le casse; Dave Pro 2, proiettori installati all’interno delle damigiane poste all’ingresso.
Per il piano interrato, negli spazi ospitanti Bollicine&Champagne, sono installati Quantum, Ribbon Stripe Pound.
Luci di palpabile fascino anche per l’esterno: Stalkper le aiuole e i parcheggi, Vedette Lama per le colonne.
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