03/03/2016 - Nel progetto per la nuova casa sociale di Caltron (TN), Mirko Franzoso affronta il delicato compito di inserirsi in un ambito di paesaggio che funge da soglia tra l’edificato della frazione ed il verde agricolo.
L’obiettivo principale è perciò quello di integrarsi sia con i manufatti storici esistenti, sia con le trame dei frutteti che disegnano il territorio rurale di tutta la val di Non. La lettura critica di questi due sistemi, la volontà di pensare ad un’opera che sia espressione del nostro tempo e la necessità attuale di costruire edifici sostenibili, sono i cardini dai quali prende spunto il progetto. A questi va aggiunta la posizione particolarmente importante del sito nei confronti del paese e di tutta la valle. Da qui, infatti, è possibile dominare con lo sguardo gran parte dell’edificato di Cles, e, viceversa, da molte aree del paese è possibile osservare il manufatto nel contesto.
Il progetto è perciò fortemente influenzato da alcuni aspetti paesaggistici e storici, come le trame dei frutteti che disegnano il territorio, il ritmo di piante e pali, la tradizione costruttiva locale, l’utilizzo di materiali locali, le visuali sul panorama della valle di Non e l’ampia visibilità del manufatto.
Il nuovo volume, compatto e proporzionato, è un sistema formato da un’architettura semplice, adagiata in modo naturale sul terreno, e da un basamento poderoso che la sostiene.
Un’architettura contemporanea che diventa parte del paesaggio e si fonde con lo sfondo dei meleti, fino a diventare una preesistenza familiare per le persone del paese.
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