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02/09/2016 - Il progetto Tabià DZ è stato l’occasione per EXiT architetti di dare una nuova vita ad un edificio strutturalmente complesso, in un contesto fragile come quello delle Dolomiti. Vengono chiamati Tabià e sono costruzioni tradizionali in legno e pietra adibiti principalmente a stalla al piano terra e a fienile ai piani rialzati.
Spiegano gli architetti: "L’edificio preesistente è stato privato del tamponamento ligneo (adeguatamente ripulito, catalogato e reinserito sull’edificio) in modo da liberare la struttura di travi e pilastri in legno e svelarne la complessità spaziale e i nodi strutturali.
Sono stati inserite nuove travi in acciaio negli spazi interstiziali in modo da rinforzare la struttura lignea e staffe in acciaio a rinforzo degli incastri più deboli: si tratta di rinforzi inseriti in opera sfruttando i minimi spazi tra il castello di travi preesistente collaboranti alla struttura originaria. Le parti metalliche sono state dipinte di nero in modo da non negarne la presenza.
Esternamente sono stati eliminati gli annessi casuali accostati all’edificio. Un piccolo ampliamento è stato previsto tra l’edificio e la rampa che conduce al terzo piano, per ricavare un volume che ospita un corpo scala interno e i bagni in modo da mantenere il più possibile libero da murature il volume originario".
La differenza cromatica tra ampliamento e recupero (tavole in larice nuovo per ampliamento e serramenti e tavole larice originario), intende sottolineare la natura mutevole di un edificio in legno: con il passare del tempo le tavole nuove cambieranno colore a seconda dell’orientamento dell’edificio e dell’incidenza della luce.
Uno studio accurato è stata dedicato alle aperture, in modo da garantire una continua relazione visiva con il paesaggio circostante e vivere ampi e luminosi spazi interni.
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Scheda progetto: |
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EXiT architetti associati
Tabià DZ
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