15/11/2016 - Lo spazio espositivo Fantonipresentato ad Orgatec propone una riflessione sui nuovi modi di lavorare e sui mutamenti dei luoghi ad esso deputati. E prova a dare una risposta che ha le sue radici nella personalizzazione del progetto e nel coinvolgimento dell’utente alla base del “design delle opzioni”, scenari affascinanti che si muovono tra global e local, ma pur sempre human centered.
Se il Real Estate e il Facility Management stanno vivendo un’evoluzione profonda, complici le innovazioni tecnologiche e la presa di coscienza dell’influenza degli spazi di lavoro sulla motivazione del personale, le grandi organizzazioni stanno adottando nuovi modelli lavorativi poiché lo spazio diventa leva strategica facendo interagire la funzione che si occupa di patrimonio immobiliare con quella che ha cura del patrimonio umano. Si cambiano gli spazi per cambiare la cultura aziendale, si progettano spazi di lavoro flessibili per incrementare l’engagement; ambienti di lavoro intelligenti consentono di ridurre le dimensioni delle sedi (attualmente il 60% dello spazio a disposizione delle aziende non viene utilizzato), modificare i layout degli spazi e aumentarne le tipologie.
L’ufficio quindi non è più il luogo dove espletare necessariamente la totalità del lavoro, bensì diventa un luogo dove si favorisce la creatività, la concentrazione, l’interazione con i colleghi e con le persone di altre società.
In questo contesto, per abilitare i nuovi modelli di lavoro è necessario che gli uffici fisici e gli arredi integrino le innovazioni tecnologiche (internet of things) utili a comunicare e collaborare. Sensori integrati che monitorano l’occupazione della postazione, dispositivi che controllano in tempo reale lo stato del comfort abitativo (temperatura, luce, rumore, umidità,…), sistemi che “comunicano” come vengono utilizzati gli spazi, infrastrutture wireless e soluzioni di accesso remoto sicure, dati e applicazioni disponibili ovunque, strumenti di collaborazione che abilitano le persone a lavorare in team o ad avere incontri face-to-face, indipendentemente dalla loro localizzazione geografica.
In questa direzione va “Smart Environment”, ovvero gli arredi intelligenti frutto della collaborazione tra Fantoni ed eFM: il design e il comfort esclusivo di Fantoni si è unito con le tecnologie e le innovazioni di eFM.
La prima nata della famiglia “Smart Environment” è la scrivania intelligente plug&play che integra, al suo interno, sensori di presenza e fa visualizzare, via web e mobile, lo stato di occupazione delle postazioni (prenotate e occupate, prenotate ma non occupate, occupate ma non prenotate e quelle libere).
Gli Smart Environment sono inoltre integrabili con i sistemi Building Management System (BMS) e Integrated Workplace Management System (IWMS) per consentire automatismi per l’accensione e lo spegnimento degli impianti e per attivare l’intervento dei fornitori dei servizi di manutenzione.
I prodotti presenti sullo stand Fantoni contribuiscono alla creazione di ambienti “intelligenti”, da Hub a Acoustic Room, dai tavoli Lift-Up ai contenitori con ante microforate per la fonoassorbenza.
Hub– progettato dal pluripremiato Compasso d’Oro Matteo Ragni - é un sistema che risolve le attuali esigenze di flexible workplace offrendo una serie di moduli che vanno dalla postazione di lavoro condivisa ai luoghi di concentrazione e focalizzazione necessari al lavoro quotidiano.
L'organizzazione degli spazi cambia e aumentano le tipologie di spazi disponibili - individuali, collaborativi, di concentrazione e di relax. Il modulo Hub, singolo, doppio, multiplo o la versione alta, è tavolo di lavoro tradizionale o molto di più a seconda delle dinamiche organizzative. L'utilizzo parziale della postazione di lavoro favorisce il desk sharing in un'ottica di riduzione degli spazi 'individuali' a favore di opportunità collaborative e di comunicazione.
Acoustic Room risponde alle esigenze di privacy e di aree meeting di piccole dimensioni, un’oasi acusticamente protetta all’interno di un open space o di un ambiente collettivo. Un box in box acusticamente isolato, un modulo con due diverse dimensioni composto da pannelli fonoassorbenti 4akustik ad alto potere fonoassorbente che definiscono isole all’interno di spazi ad alta frequentazione.
Il box è fornito con diversi livelli di personalizzazione, dalla soluzione più semplice a quella che prevede pavimento melamminico e parete vetrata.
E per essere sempre più smart, scrivanie Lift-Up regolabili in altezza integrate nelle varie collezioni Fantoni, da Framework a Sistema28 a Quaranta5, dove il meccanismo elettrico è completamente integrato nel fianco, permettendo un’escursione di 50 cm (70-120) e consentendo di lavorare anche in piedi.
A chiudere, se i nuovi spazi di lavoro vengono progettati mettendo la persona al centro, il benessere acustico diventa elemento fondamentale della progettazione responsabile.
A Colonia troviamo soluzioni curvate che accentuano la plasmabilità del pannello 4akustik, forme sinuose che spezzano le rigide geometrie tradizionali mantenendo inalterate le prestazioni acustiche del materiale.
4akustik è il prodotto fonoassorbente a base legno più performante attualmente sul mercato, formulato per ottenere prestazioni al vertice nella sicurezza e nella salubrità. 4akustik è infatti conforme allo standard F 4 stelle secondo la norma JIS, certificata dal ministero giapponese e considerata la più rigorosa al mondo, relativamente al bassissimo contenuto di formaldeide e quindi alla salvaguardia ambientale. Un prodotto altamente ecocompatibile dunque, adatto all’utilizzo in ambienti pubblici ove il committente ricerca alte prestazioni tecniche combinate a soluzioni sostenibili, non trascurando l’aspetto estetico. 4akustik è inoltre l’unico pannello fonoassorbente a base legno in classe B-s1,d0 (classificazione CE) per quanto riguarda la reazione al fuoco.
A soffitto Passepartout dell’architetto Eri Goshen, un sistema modulare composto da pannelli di diverse dimensioni e tipologie di foratura o fresatura.
Tale sistema permette di organizzare gli spazi tra pannello e pannello, liberi da qualsiasi vincolo dimensionale, garantendo adeguata collocazione e facile accesso tanto dei pannelli fonoassorbenti quanto degli impianti di qualsiasi tipo e forma. I pannelli sono sospesi singolarmente mediante cavetti e l’ispezionabilità è garantita dalla presenza di moschettoni.
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