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04/01/2017 - L’ ex cimatoria Campolmi nasce in una zona un po’ nascosta del centro storico, a Prato. Da alcuni anni ormai rappresenta una delle migliori testimonianze di come i luoghi dismessi della produzione possono essere riconvertiti in spazi per la Cultura. Su progetto di Marco Mattei questa archeologia industriale è diventata sede del più grande Museo del Tessuto d’Italia.
La Leopoldo Campolmi & Co. nasce come fabbrica specializzata nella cimatoria, cioè di una fase della lavorazione del tessuto che consiste nel taglio e nella regolarizzazione della superficie pelosa dei tessuti. Successivamente però la Campolmi si ampliò per accogliere tutte le fasi della lavorazione del tessuto compresa la tintoria.
L’attività dello stabilimento cessò nel 1968 ma alcune lavorazioni proseguirono fino a primi anni ‘90. All’interno della fabbrica si può ancora ammirare una gigantesca caldaia a vapore ottocentesca e nel cortile interno la splendida ciminiera, la più alta di Prato che svetta fra i tetti del centro storico.
Trasferito in questa sede nel 2003, il Museo del Tessuto raccoglie non solo la più vasta e prestigiosa collezione tessile nazionale, ma anche la memoria storica cittadina.
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