13/01/2017 - A seguito alla vittoria di un concorso d’architettura, lo studio canadese Saucier + Perrotte ha trasformato una vecchia cava, utilizzata come discarica fino a pochi anni fa, in stadio di calcio.
Posizionato ai margini di una parete rocciosa, l'edificio rimarca la natura geologica del sito, come se la stratificazione della roccia si fosse sfaldata, sollevando un lembo minerale, che diventa il tetto. La copertura è l’elemento principale del progetto che risponde alla scala del territorio, ripiegandosi come se fosse assoggettato alle forze telluriche del territorio.
La struttura è composta da una griglia di travi in legno lamellare grigio, che ingloba anche le gradinate esterne. I servizi sono collocati linearmente verso la strada, sfruttando del lieve dislivello del terreno.
Rispetto alla città lo stadio si presenta come un luogo accogliente, segnato, di sera, dalla luce che filtra al di sotto dell'estremità del tetto, per poi aprire una serie di viste verso la cava e verso gli alberi che l’intervento ha salvaguardato.
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