26/10/2017 - Sarà firmato dallo studio di architettura e design Fima il principale hotel di Gorgan, città dell’Iran settentrionale lungo l’antica Via della Seta. Proprio su quelle rotte di scambio di merci e saperi tra Europa ed Oriente, dove oggi tornano a fiorire nuove opportunità, Fima intensifica la propria attività con la prima realizzazione in Iran, dopo aver già condotto progetti in Kurdistan e Cina.
L’hotel sarà il più importante e moderno della città, con 120 camere, una grande spa, palestra, sala meeting e convention, due ristoranti e uno sky-bar all’ultimo piano con terrazza panoramica. A Fima è affidato l’intero progetto: dal concept design al progetto esecutivo di interni ed esterni.
“Con la fine delle sanzioni abbiamo cominciato a guardare all’Iran, dove c’è forte interesse per l’architettura italiana – commenta Maurizio Andreoli, partner di Fima - Grazie all’esperienza maturata in Italia e all’estero nel settore dell’hotellerie e delle ville di lusso, siamo stati scelti per questo importante progetto che sarà completamente made in Italy, nel design come nelle forniture”.
Il progetto nasce dall’esigenza di creare un hotel simbolo per una città in forte espansione: 300mila abitanti, Gorgan si trova della regione del Golestan, a pochi chilometri dal mar Caspio e sta attraversando una fase di particolare fermento.
Sviluppato su 12 piani, l’hotel è concepito come sintesi tra equilibrio e dinamismo: la facciata è caratterizzata da una sequenza di pieni e vuoti che creano un gioco di luci ed ombre, restituendo all’intero progetto una regolarità complessiva che diventa a tratti “scomposta”.
La struttura è composta da un basamento completamente vetrato per piano terra e primo piano, che accolgono reception e sala convention, e da una parte in elevazione che si sviluppa dal piano secondo con il ristorante, prosegue con otto piani destinati alle camere e culmina all’undicesimo piano con un secondo ristorante e al dodicesimo con lo spettacolare sky-bar.
Le facciate sud e ovest della parte in elevazione sono caratterizzate da elementi in vetro ed elementi in pietra che, partendo da una composizione uniforme, si scompongono fino a creare una geometria astratta ai piani alti, secondo un processo parametrico. Si crea così una forte tensione stilistica tra una parte estremamente regolare e una parte che appare casuale.
Le facciate nord e ovest, per la maggior parte cieche, sono invece caratterizzate da elementi in alluminio che salendo man mano perdono il loro spessore fino a smaterializzarsi. La composizione è quindi regolata da parametri che si modificano in base all’aumentare dei piani.
Anche le piante dei vari livelli riprendono lo stesso concetto della facciata. Da una forma regolare ai piani bassi, le piante si modificano fino a creare un gioco di angoli che seguono schemi parametrici.
La costruzione dell’hotel verrà completata entro la fine del 2018.
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