23/02/2018 - Per celebrare i 100 anni di Achille Castiglioni, Zanotta mette in scena una selezione delle icone più amate disegnate da Achille e Pier Giacomo Castiglioni, con una vetrina di oggetti colorati ai Caselli di Porta Garibaldi, e presenta un’edizione speciale dei progetti Albero e Servomuto.
Il 21 febbraio scorso l’azienda ha invitato nel proprio showroom di Milano il network di giornalisti, designer e amici per una serata tutta dedicata. All’evento sono intervenuti Carlo Castiglioni, Presidente della Fondazione Achille Castiglioni; Giovanna Castiglioni, Vice Presidente della Fondazione e Giuliano Mosconi, Presidente e Amministratore Delegato di Zanotta.
Per omaggiare il Maestro Zanotta presenta inoltre un’edizione speciale di due progetti:
- Albero, design Achille Castiglioni (1983): l’ironico portavasi torna finalmente a catalogo con colorazioni inedite (bianco, nero, amaranto, verde);
- Servomuto, design Achille Castiglioni della serie Servi di Achille e Pier Giacomo Castiglioni (1974): il tavolino multifunzione viene presentato in una variante più alta rispetto al progetto originale, utile in contesti anche di fianco al divano, e con nuove finiture (bianco, nero e amaranto con pianetti bicolore bianco/nero, verde salvia/blu, amaranto/grigio)
Zanotta è inoltre promotore di un progetto culturale itinerante: alcuni selezionati partner in Italia e all’estero ospiteranno nel proprio showroom i micromondi di Castiglioni, piccole capsule dedicate ad alcuni tra i prodotti più conosciuti. Sono spazi modulari che mostrano l’icona che attinge dalla cultura popolare e prende spunto dagli oggetti anonimi e dagli archetipi senza tempo.
La serata del 21 febbraio è in continuità con le celebrazioni aperte dalla mostra “100x100 Achille” promossa dalla Fondazione Achille Castiglioni: tutte le iniziative di Zanotta sono infatti condivise con la Fondazione per sviluppare un programma sinergico di attività e rilancio, con l’obiettivo di ricordare la capacità insuperata del Maestro di guardare il design con la lente della ricerca, dell’ironia e dell’invenzione, scardinando ogni logica e interpretando con intelligenza la realtà quotidiana.
Zanotta e i Castiglioni
È il 1964 quando Aurelio Zanotta incontra i fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni: inizia così una collaborazione fatta di sperimentazione e coraggio, di ricerca e provocazione, di metodo e curiosità, e di tanti sorprendenti risultati ottenuti con la realizzazione e la produzione di alcuni oggetti-capolavoro, ancora presenti nel catalogo perché senza tempo.
Grazie a questa prolifica relazione personale e professionale, entreranno subito in produzione il tavolo Leonardo (1969) - interpretazione misurata ed elegante dei cavalletti per il tavolo da lavoro - Mezzadro (progettato nel 1957 per la celebre mostra “Colori e forme nella casa d’oggi” a Villa Olmo) e Primate.
Per tutti gli anni Settanta il legame d’amicizia e di lavoro tra Achille e Aurelio rimane intenso e nel 1975 diventa prodotto il tavolino di servizio Servomuto, un altro oggetto destinato a diventare un modello di riferimento, che nasce dalla collezione articolata di complementi domestici Servi (i cui “padri” sono stati Servopluvio e Servofumo) firmata da Achille e Pier Giacomo Castiglioni.
Sul finire del decennio viene presentata da Zanotta un’operazione esemplare di redesign condotta da Achille Castiglioni, che porta alla definizione del tavolino Cumano. Il 1980 è l’anno di un altro celebre recupero storico, il sedile per esterni Allunaggio, progettato quindici anni prima e che non ha eguali nella storia del design.
Ancora, con un ritmo di collaborazione sempre intenso, ecco la presentazione di una spiazzante ipotesi di seduta, Sella (Achille e Pier Giacomo Castiglioni 1957), che anch’essa come il Mezzadro entra in produzione dopo essere stata protagonista irriverente nella mostra di Villa Olmo, ripescata dal fiuto di Aurelio.
Del 1987 è una delle invenzioni più pure, il tavolino/sgabello Basello, a cui fa seguito l’incredibile Joy (1989), un mobile a ripiani rotanti che diventa una scultura per abitare, e che ancora una volta stabilisce un nuovo primato tipologico.
Caselli Daziari di Porta Garibaldi
piazza XXV Aprile, Milano
La vetrina rimarrà visibile fino al Salone del Mobile
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