31/03/2005 - Il grande giorno è arrivato. Dopo un cantiere record di due anni, viene ufficialmente inaugurata la vela di vetro dell’architetto italiano Massimiliano Fuksas, simbolo dell’esodo che contraddistingue il mercato globale. Si tratta del nuovo polo fieristico di Milano, il più grande in Europa, destinato a diventare la grande porta dell’Italia rispetto al mondo globalizzato. Ma anche l’emblema di un’architettura globale che diventa città.
La struttura sorge nell’area dell’ex raffineria Agip di Rho-Pero, nelle immediate vicinanze della città. Ha una superficie lorda di 530mila metri quadrati su un’area complessiva di 2 milioni di metri quadrati, bonificata dalle scorie di un passato industriale.
Il via al cantiere è stato dato, infatti, solo dopo un ambizioso intervento di bonifica, il più rilevante effettuato ad oggi nel nostro paese. È stata utilizzata la tecnica cosiddetta di “desorbimento termico”: si asporta la terra e la si cuoce a 300 gradi facendo in tal modo evaporare gli idrocarburi e gli oli industriali in essa contenuti. L’emissione di sostanze nocive nell’aria è evitata convogliando tutti i vapori in un apposito bruciatore.
Innovazione ed ecocompatibilità sono state anche le linee guida del progetto: riduzione dei consumi di risorse pregiate (sfruttamento di acque di falda per le necessità strutturali e di acqua potabile solo per i servizi agli utenti); utilizzo di fonti energetiche alternative (teleriscaldamento e predisposizione al fotovoltaico); utilizzo di sistemi innovativi di riduzione dell'inquinamento dell'aria da idrocarburi (verniciatura di oltre 100mila metri quadri di superfici con vernici speciali in grado neutralizzare l’inquinamento prodotto da 30mila autovetture).
Una “vela” di vetro, larga oltre 30 metri e lunga un chilometro e mezzo, taglia l’asse centrale del centro espositivo collegando la Porta Est e la Porta Ovest della Fiera per mezzo di una passerella coperta che si alza a sette metri da terra. Il punto più elevato della struttura arriva a 35 metri di altezza. La singolare forma a vulcano del Centro Servizi, battezzata dagli operai “montagna Fuksas”, è denominata “il logo”. Titolo più che idoneo dal momento che Nuovo polo fieristico (Npf) - raggruppamento di imprese aggiudicatario dell’appalto – ha scelto il disegno del vulcano di vetro come simbolo della nuova fiera.
Il nuovo complesso è costituito da 8 padiglioni, 80 sale congressi, più di 37mila mq per strutture alberghiere, ed oltre 13mila mq per spazi commerciali. Centro servizi, uffici ed area congressuale costituiscono il cuore della struttura, mentre ai lati sorgono i padiglioni con grandi facciate in metallo riflettente.
“Ho pensato ad un complesso unitario, di geometria semplice” – dichiara Fuksas: un grande asse centrale ed una copertura trasparente che assurge a simbolo di continuità visiva.
“In un momento di poche “visioni” che guardano al futuro, e la mera gestione del quotidiano e dell'esistente, questo progetto mi sembra far parte del panorama europeo più dinamico”.
L’inaugurazione della vela di Fuksas contribuisce al nuovo “Rinascimento” del capoluogo lombardo. Ricordiamo, fra i significativi progetti con cui Milano torna, dopo una lunga assenza, sul mercato urbanistico ed architettonico internazionale: Milano Santa Giulia, il nuovo palazzo comunale, il Pirellone-bis firmato dallo studio newyorkese Pei Cobb freed & Partners, la Città della moda con le tre torri firmate rispettivamente da Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind, e gli oltre 130mila metri quadrati di verdesche ospitano il Museo del Design.
Il tanto atteso giorno dell'inaugurazione non può, tuttavia, contare sulla presenza dello stesso Fuksas. Qualche giorno prima dell'appuntamento nazionale, infatti, l'autore del progetto ha ufficialmente annunciato che avrebbe "disertato il taglio del nastro". E questo perchè non intende che il suo progetto sia strumentalizzato in prossimità delle elezioni.
www.nuovopolofieramilano.it
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