27/05/2018 - Gli uffici avranno ancora ragione di esistere tra 50 anni? In collaborazione con USM, lo staff Futuresdi UNStudioesplora i confini, sempre più sottili, tra casa e lavoro, oggi come in futuro.
Il Salone del Mobile di Milano segna l'inizio di un’indagine a lungo termine firmata USM. Negli ultimi anni, è diventata convinzione comune che l'automazione, supportata dal progresso dell'intelligenza artificiale, abbia posto le fondamenta a un futuro senza posti di lavoro. Ma non bisogna vedere tutto nero. Con l'eliminazione dei 'lavori cattivi', possiamo concentrarci sulla ricerca del significato della nostra vita lavorativa. Come possiamo imparare di più al lavoro? Come possiamo divertirci?
Progettato dal team Futures di UNStudio, lo stand USM esplora i confini, sempre più sottili, tra casa e lavoro. Come? Facendo letteralmente 'esplodere' le stanze in cui si svolgono queste attività, creando al loro interno ambienti ibridi domestici e professionali. Essendo il progetto altamente sostenibile, le singole parti dello stand potranno essere riutilizzate per il prossimo progetto dopo Milano.
Il brand invita a riflettere sulle qualità umane che ci differenziano dalle macchine e a entrare in relazione con noi. I futuri posti di lavoro verranno un giorno progettati in base alle qualità umane invece che professionali? In futuro, il lavoro si svolgerà ancora in ufficio? Il feedback dei visitatori ispirerà il WorkHouse della prossima estate a Berlino, dove USM approfondirà l'idea del post-lavoro ed esplorerà la necessità di apprendere per tutta la vita per rendere le nostre carriere a prova di futuro.
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