31/05/2018 - Lo scorso 26 maggio, nell'Isola di San Servolo, Oikosha partecipato al Venice Innovation Design, nel prestigioso contesto della Biennale di Venezia.
Il Venice Innovation Design è un evento nel quale vengono chiamate a raccolta le eccellenze del design made in italy, affinchè mostrino le proprie novità e raccontino i loro progetti per il futuro.
Le aziende partecipanti hanno mostrato al pubblico la gamma dei loro prodotti di punta. Il Venice Innovation Design, infatti, nasce con l'obiettivo di creare un momento di confronto e di scambio fra aziende accomunate dalla passione per la ricerca, l'innovazione e il design. Ma non solo. Gli organizzatori, mettendo a disposizione i propri spazi polifunzionali ed il parco, daranno ad ogni azienda la possibilità di realizzare un progetto permanente sull'isola di San Servolo. I settori di intervento riguardano i classici ambiti del design: arredamento, illuminazione, oggettistica, multimedialità, allestimenti e arredi d'esterno.
In accordo con il tema 2018 della Biennale di Venezia, 'Freespace', che mette al centro il rapporto tra spazio e materia, Oikos ha partecipato all'evento presentando il suo progetto più importante: White il bianco.
Infatti, Claudio Balestri, presidente di Oikos, ha presentato i risultati delle ricerche sulla pittura materica, che hanno portato alla realizzazione di 187 diverse sfumature di bianco, ecologiche e senza formaldeide.
Inoltre, Oikos ha presentato il progetto realizzato insieme all'Arch. Giallombardo, curatore dell'evento. Tale progetto consiste nel riallestimento di alcuni spazi interni delle strutture dell'isola di San Servolo, al fine di riqualificare la zona e le aree espositive della manica lunga.
Il principio che ha guidato questo lavoro è stato quello del colore, con riferimenti cromatici ispirati all'ambiente in cui l'isola è immersa. Infatti, sulla base degli studi sul rapporto fra bianco e materia realizzati da Oikos, si è avviata un'indagine sulle caratteristiche delle superfici e dei materiali più diffusi a Venezia. In particolare, l'analisi si è soffermata sulla superficie della pietra d'Istria, sull'intonaco di calce e il pavimento alla veneziana. Il tutto si è tradotto nella realizzazione di texture per pitture decorative su pannelli, esposte come in una mostra.
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