05/12/2018 - Realizzato nel 1924 come edificio residenziale con annesse porzioni a ufficio, palazzo Carducci 14 ha presto cambiato la sua destinazione diventando totalmente terziario.
Recentemente conclusa, la riprogettazione di questo storico palazzo curata da Il Prisma ha permesso di recuperare l’antica destinazione, trasformando l’edificio da sede di uffici a struttura residenziale di lusso che si compone oggi di appartamenti, una corte, una sala polifunzionale e una villa urbana.
La chiave di interpretazione dell’intervento consiste nella relazione tra il restauro degli elementi di valore dell’antico e l’innovazione materica e tecnologica del nuovo. Per cogliere le azioni progettuali con cui Il Prisma ha recuperato l’immobile, è necessario quindi guardare l’intero complesso dall’alto: si riescono a vedere così le nuove cappuccine rivestite in scandole di alluminio dialogare con la facciata principale restaurata.
Un nuovo materiale – l’alluminio – per il nuovo volume, generato dal recupero del sottotetto a fini abitativi si relaziona con la facciata su via Carducci risalente ai primi decenni del Novecento. Questa, ricca di fregi e decorazioni, ha subìto un accurato intervento di risanamento conservativo che l’ha riportata al suo splendore originario.
Il cortile interno, che si presentava come il tipico retro di un edificio residenziale (successivamente trasformato in uffici) con cortile dedicato alle attività produttive, è stato trattato come un vero e proprio nuovo fronte urbano. Qui si affacciano sia il volume a tripla altezza dedicato ad una villa urbana, frutto del totale rifacimento del corpo che chiudeva il cortile, sia i nuovi fronti interni a chiusura dei volumi in parte ridistribuiti.
La villa offre un modo di abitare contemporaneo, con facciata interamente vetrata rivestita da una maglia metallica, spa interna, parcheggio dedicato, giardino pensile e terrazza. Gli spazi contenuti negli altri due corpi celano, dietro la facciata ventilata rivestita in gres effetto Ceppo di Grè con terrazzini alla francese, appartamenti estremamente evoluti dal punto di vista della dotazione impiantistica (domotica e controllo energetico, edificio in Classe A) innestata su una distribuzione classica e signorile degli ambienti.
Un magnifico ingresso si erge tra due colonne ioniche, sotto il soffitto a cassettoni, a lato dell’affresco raffigurante la centrale idroelettrica di Vizzola Ticino riemerso durante i lavori.
Carducci 14, è tornato dunque ad essere un luogo dell’abitare civile, grazie all’intuizione del progetto di trasformazione dell’intero complesso non solo nei suoi elementi strutturali e materici, ma anche nelle sue modalità abitative.
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