©IQOS World Revealed by Alex Chinneck, Spazio Quattrocento - Opificio 31
10/04/2019 – In occasione della Milano Design Week, Philip Morris International presenta il progetto IQOS World revealed by Alex Chinneck.
Dal 9 al 14 aprile 2019 presso lo Spazio 400 all’interno dell’Opificio 31 – nel cuore del Tortona District –, IQOS, il prodotto smoke free ultimo ritrovato della tecnologia di Philip Morris International, ospita il progetto espositivo dell’artista britannico Alex Chinneck, che, noto per la sua visione originale e dirompente, ha dato origine a un’installazione multidimensionale, un invito a immaginare un nuovo futuro e inedite possibilità.
L’abilità unica di Chinneck di unire nel suo lavoro arte, architettura e teatro si manifesta in scala monumentale: è l'architettura stessa dell’edificio – sia esterna che interna – a trasformarsi in opera d'arte, assumendo forme nuove e inattese. Le pareti e i pavimenti diventano così metafora di un processo di trasformazione, che evoca, attraverso immaginifici portali, infinite vie verso un possibile futuro.
Il progetto vede protagonista l’architettura dell’intero edificio che, attraverso una serie di interventi scultorei, viene trasformata in modo spettacolare sfidando la percezione del pubblico.
All’esterno, infatti, l’artista ricrea una facciata totalmente nuova il cui prospetto – che richiama l’estetica della tradizionale architettura milanese – sembra “aprirsi” in una delle sue estremità attraverso una zip che lascia intravedere l’interno dell’edificio; gli spazi interni, invece, sono radicalmente trasformati attraverso “aperture” inaspettate nel pavimento in cemento e nelle pareti in pietra.
Il simbolo della zip si rivela così il tratto distintivo del progetto, l’espediente attraverso cui l’artista dà origine a una serie di fenditure surreali da cui si propaga una luce eterea e impalpabile che invade lo spazio, trasportando il visitatore in un’esperienza inedita e coinvolgente.
“La mia ricerca condivide con IQOS la volontà di ribaltare la percezione di ciò che è possibile”, racconta Alex Chinneck. “In questo progetto materiali e forme architettoniche familiari e rassicuranti sono stati trasformati in straordinari e inattesi; attraverso l’uso ripetuto della cerniera, infatti, abbiamo ‘aperto’ un edificio dall’estetica apparentemente tradizionale immaginando con ironia cosa si potesse nascondere oltre la facciata, i pavimenti e le pareti. Una luce eterea si propaga da ogni apertura, inondando lo spazio di colore e diffondendo un senso di positività”.
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