30/04/2020 - AMDL Circle | Michele De Lucchi ha realizzato Z-LIFE, la nuova sede della multinazionale farmaceutica Zambon, all’interno del Campus OpenZone di Bresso, alle porte di Milano. L’intero edificio è destinato a postazioni di lavoro senza barriere tra gli spazi, studiati per favorire la socializzazione e lo scambio di idee e competenze necessarie all’innovazione nel mondo del lavoro. Il progetto sviluppa e promuove nuovi modi di abitare l’ufficio, in linea con la filosofia di Earth Stations su cui si concentra l’attività di ricerca e sperimentazione progettuale di AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi. Le Earth Stations sono tipologie di edifici che utilizzano il potenziale umanistico e tecnologico per realizzare condizioni ambientali ottimali e favorire le relazioni umane. L’architettura è uno strumento per rendere più immediato il trasferimento di idee e conoscenza, alla base dell’evoluzione del mondo. In Z-LIFE le funzionalità dell’ufficio sono state integrate nella struttura di un ex fabbrica, dove si producevano profilati in ferro. AMDL CIRCLE ha coniugato in un unico edificio elementi diversi per tempo e destinazione. Nell’ossatura in cemento armato del padiglione preesistente è stato inserito un volume in vetro, con telaio in acciaio. Il nuovo oggetto architettonico si armonizza alla struttura industriale, salvaguardando la memoria del contesto industriale che risulta valorizzato dall’intervento. Il vetro esalta le parti in cemento rivelatrici della storia dell’edificio e il contrasto materico rende la struttura unica e ben riconoscibile all’interno del Campus OpenZone. All’interno non ci sono pareti e tutti gli ambienti sono connessi, in favore della condivisione. Il grande openspace si sviluppa su due piani collegati visivamente dalle aperture nei solai che lasciano percepire il brulicare delle attività interne. L’ambiente aperto permette una continua adattabilità alle mutevoli esigenze di un ufficio contemporaneo. Le pareti a perimetro in vetro lasciano entrare la luce naturale, esaltando lo spazio e favorendo una relazione positiva con l’esterno. La trasparenza dell’edificio è metafora della innovazione aperta, in continua osmosi tra dentro e fuori. Il volume originario è stato demolito nel mezzo per ospitare una corte interna su cui si affacciano gli uffici. Al centro dello spazio aperto si trova Open Lamp, una sala circolare e vetrata dedicata a meeting, eventi e alla comunicazione aziendale. La cupola di copertura di Open Lamp è collegata ai quattro lati degli uffici con delle passerelle pensili che creano un percorso di collegamento esterno tra gli uffici del primo piano. L’avancorpo vetrato d’ingresso è costruito con una struttura portante in metallo e marcatamente caratterizzato dal legno, essenza larice, di soffitto e rivestimenti parietali. La copertura di Z-Life, visibile dagli edifici adiacenti, è pensata come la “quinta facciata” dell’edificio e ospita un giardino pensile con essenze mutevoli al cambiare delle stagioni. Gli impianti sono stati frazionati in otto piccoli vani interni.
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