Dimensione testo |
|
30/04/2020 - Lo studio di architettura Luca Compri completa a Varese il progetto di una casa per un archeologo.
Il volume è un semplice parallelepipedo a base rettangolare nel quale sono stati inseriti e incastonati ulteriori blocchi di forma cubica completamente rivestiti di pietra.
Da un punto di vista materico, l'edificio richiama le tessiture in mattone dei muri antichi e i grandi conci di pietra che spesso ne interrompevano la trama per fungere da architrave o da pietra angolare.
Il laterizio in questo caso è stato sostituito con blocchetti cannettati di recupero e la pietra con lastre e blocchi di marmo travertino.
I materiali utilizzati sono tutti materiali di recupero prelevati da cave in disuso o da discariche di materiali edili; l’edificio è stato inoltre isolato al meglio per ridurne i consumi al minimo.
La casa si sviluppa su due livelli fuori terra: al piano terra si trova l’ampio e luminoso living con la cucina e la sala da pranzo e un piccolo bagno di servizio; al piano primo sono state collocate le stanze da letto, due bagni padronali e lo studio privato del committente.
Tutte le finestre dialogano con il paesaggio circostante caratterizzato da vigne e da prati di coltivo.
"Volevamo progettare un edifico contemporaneo che reinterpretasse l'antico; un edificio semplice, primitivo, minerale che potesse vibrare alla luce del mattino, del mezzogiorno e della sera in modo sempre differente. Volevamo recuperare materiali oramai in disuso e recuperarli per dargli nuova vita e non arrecare danno all’ambiente. Volevamo una casa piena di luce e domestica al suo interno. Più semplicemente volevamo donare al nostro committente una casa che avesse dentro di sé la sua anima e le sue passioni per la storia e l'archeologia", spiega il progettista Luca Compri.
|
Consiglia questa notizia ai tuoi amici
|
|