30/06/2020 - AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi stanno sviluppato una ricerca architettonica su 10 aspetti della vita individuale e collettiva, dal concetto di casa a quello di spazio pubblico, dai trasporti all’ospitalità, dalla salute agli uffici del futuro.
In un mondo in continuo cambiamento, l'architettura produce strutture di passaggio da cui partire per destinazioni future. L'apprendimento in senso tradizionale, come somma di nozioni e conoscenze, non soddisfa più i bisogni della società contemporanea: oggi bisogna imparare a disimparare.
I progetti di ricerca sono volti a fondere i valori umanistici con la capacità tecnologica in un contesto di responsabilità per il mondo naturale e sociale.
Nel contesto di rigenerazione delle abitudini e delle idee, accelerato dalla pandemia globale, la casa, o la struttura di ospitalità intesa come nucleo di partenza o spazio di separazione dall'esterno, è in piena metamorfosi.
Gli alberghi stessi saranno coinvolti in questa evoluzione, e chiamati a mediare tra l'esterno e l'interno, ritmando momenti di raccoglimento e quelli di interazione in un contesto naturale sempre più importante.
Per questo la ricerca di AMDL CIRCLE ha prodotto Atelier Station e Sweet Suite Station, architetture modulari e trasportabili, disegnate per minimizzare l'impatto ambientale di costruzione e di trasporto e renderle ricollocabili nel miglior contesto naturale e paesaggistico. La scala della costruzione è a misura d’uomo, progettata per supportare e ispirare la creatività di chi le abita.
Atelier Station esplora l'idea di progettare un atelier creativo in una struttura modulare e prefabbricata che offre agli ospiti un ambiente intimo e ideale per riflettere e creare. Sono strutture autosufficienti che possono essere raggruppate per formare dei centri ispirazionali in dialogo con il paesaggio circostante.
Sweet Suite Station offre un contributo all'idea di hotel diffuso combinando il comfort con una struttura compatta e autosufficiente.
Il rapporto tra interno ed esterno è anch'esso in metamorfosi: la finestra si trasforma da elemento bidimensionale di separazione ad uno spazio tridimensionale di lavoro, in grado di ospitare le attività intellettuali e creative dell'individuo, costantemente arricchite dal dialogo con l'esterno.
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