©Gustav Willeit
17/07/2020 - Un nuovo portale d’ingresso al centro di Bressanone (Bolzano), cittadina dell’Alto Adige, completa il recente ampliamento della Circonvallazione Bressanone-Varna. All’intersezione tra infrastruttura e paesaggio, il progetto di MoDusArchitects, è composto da una serie di strade interconnesse e prevalentemente sotterranee volte a ridurre il volume di traffico e a dar vita a un percorso alternativo al margine urbano di entrambi i centri abitati.
Il tratto di svincolo centrale di recente apertura è la porzione di progetto che si riconnette con la strada statale SS12 in prossimità del centro storico brissinese. Viaggiando dalla Circonvallazione, gli automobilisti percorrono una rotatoria e passano attraverso un breve tunnel a U e i suoi rispettivi portali in calcestruzzo faccia a vista per arrivare su un asse viario in continuità con via Roma, strada principale di accesso al nucleo storico.
La scultorea bocca del nuovo portale, rivolta verso est, assume una forma sinuosa ampliando il lessico di elementi curvilinei che caratterizzano i principali interventi del progetto originale e si allontanano dal linguaggio strettamente tecnico o funzionale normalmente offerto dagli interventi infrastrutturali.
“I progetti di ingegneria civile offrono un’opportunità unica per raccordare le diverse scale e le talvolta contrastanti peculiarità dell’infrastruttura, del paesaggio, dell’architettura e del decoro urbano. La Circonvallazione sottolinea come la reciprocità di queste discipline converga nella soluzione di un singolo quesito progettuale, legato non solo all’impatto ambientale ed economico, ma anche alla necessità di creare un modello per le piccole città alle prese con interrogativi sulla mobilità, sulla conservazione del patrimonio e sull’identità” dice l’architetto Sandy Attia, co-fondatrice di MoDusArchitects insieme a Matteo Scagnol, che prosegue affermando: “In Italia, negli ultimi decenni, il ruolo degli architetti nei grandi interventi infrastrutturali è stato sempre più emarginato. La notevole densità e la stratificazione storica e naturale del nostro Paese mettono in luce importanti e urgenti sfide che le pubbliche amministrazioni sono chiamate ad affrontare. La Circonvallazione Bressanone-Varna nasce infatti da processi ponderati e decisionali che comprendono il valore del design a tutte le scale e che, proprio grazie a questo atteggiamento, attivano collaborazioni interdisciplinari di primaria importanza”.
Inaugurata nel 2012, la Circonvallazione, che nei suoi 5 km attualmente completati bypassa il centro storico di Bressanone per raggiungere l’area a nord di Varna, è stata progettata con l’obiettivo di arginare il traffico, ridurre l’inquinamento e facilitare l’accesso da nord all’area industriale localizzata nel versante sud del centro abitato.
Il brief di progettazione prevedeva una serie di interventi (portali di tunnel, muri di sostegno, barriere acustiche, sottostazioni di servizio, strutture meccaniche, camini di ventilazione e segnaletica) lungo l'intera lunghezza ed è stato guidato da tre semplici principi. In primo luogo, gli architetti hanno voluto ridurre al minimo l'impatto ambientale degli elementi fuori terra che esprimessero anche una qualità architettonica oltre che tecnica. In secondo luogo, questi elementi e quelli sotterranei sono stati concepiti con un approccio omogeneo e consequenziale, e sono stati progettati adeguandosi all’orografia e alle peculiarità del territorio circostante. Infine, i tratti di Bressanone e Varna sono stati convogliati in un’unica soluzione di continuità in cui i due comuni non sono più concepiti come contesti distinti, ma piuttosto come due parti di una singola entità.
Il progetto presenta un abaco di elementi complementari integrati al sistema di tunnel—come nuove entrate, i portali del tratto di svincolo centrale sono stati pensati come figure espressive le cui teste sollevate emergono dalle reti nascoste e invisibili di strade che fungono da mediatrici tra le diverse velocità e le stratificazioni del contesto urbano.
Tutte le parti in calcestruzzo del nuovo tratto sono costituite dagli aggregati e dai materiali di scavo attinti dal cantiere, tutt’ora in corso, dei 64 km del tunnel del Brennero, che attraversa le Alpi da Innsbruck (Austria) a Fortezza (Italia). Insieme al calcestruzzo faccia a vista, alle pareti in legno di larice delle barriere acustiche e ai camini di ventilazione in acciaio cor-ten, i portali sono importanti elementi architettonici coniugano paesaggismo, infrastruttura e mobilità. Questi interventi demarcano il confine tra i due livelli spaziali e non solo si integrano con il paesaggio urbano di Bressanone, ma delineano l’effimera esperienza del passaggio in velocità.
MoDusArchitects hanno posto particolare attenzione alla riduzione del livello di emissione acustica e molti degli elementi, come le pareti in Leca-beton, presentano soluzioni per l’assorbimento del suono. La ricerca sulla riconfigurazione di materiali comunemente usati nel settore delle costruzioni stradali si è aperta a nuove soluzioni per affrontare al meglio le sfide ambientali, esplorando le potenzialità di materiali semplici e a basso costo e allo stesso tempo lavorando sul divario di scala e superando le difficoltà strettamente connesse alla costruzione in prossimità degli edifici di piccola scala di Bressanone.
Il prossimo e ultimo segmento della circonvallazione, la cui apertura è prevista per il 2025, sì estenderà fino a nord del centro di Varna, andando a completare gli 8 km di infrastruttura.
|