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© Lissoni Casal Ribeiro
14/08/2020 - Lissoni Casal Ribeiro progetta un ecosistema verticale con giardini sospesi per il concorso internazionale di architettura Skyhive 2020 SKYSCRAPER CHALLENGE.
Il progetto “Skylines” non è soltanto un grattacielo, ma un vero e proprio ecosistema che integra architettura e natura, una nuova realtà che si alimenta grazie all’esistente e dove riscoprire un ambiente primordiale.
La matrice del progetto è un elemento naturale come l’albero il cui fusto e i rami non sono solo un’ispirazione estetica, ma la struttura stessa da cui si sviluppa l’edificio: come un albero assorbe l'acqua della pioggia e raccoglie l'energia dal sole e dal vento trasformandola in elettricità che possa essere utilizzata dall’intero organismo.
A partire da un lotto urbano di 80x130m, il grattacielo prende forma da un nucleo centrale che ospita le funzioni primarie ed è circondato da ampi giardini pensili sostenuti da una cortina esterna di cavi d'acciaio che hanno sia una funzione strutturale che estetica, definendo il design della facciata. L’equilibrio tra spazi esterni e interni dà vita ad una sorta di città-giardino autosufficiente.
All’interno dell’edificio, le funzioni sono distribuite verticalmente: i piani inferiori sono stati pensati per attività pubbliche e culturali; le piattaforme immediatamente sopra sono invece dedicate alla coltivazione di orti che si avvalgono del sistema di coltivazione fuori suolo che riduce la contaminazione da metalli pesanti negli alimenti. Ai piani superiori si trovano spazi per le attività sportive, mentre alcuni piani sono destinati ad una struttura ospedaliera, immersa anch’essa nel verde, attrezzata per far fronte a qualsiasi emergenza sanitaria.
I livelli ancora sopra sono poi pensati per l’educazione – scuole e università – e quelli dal 20esimo piano per uffici e spazi di co-working. Alle zone residenziali infine sono riservati gli ultimi piani della torre con una meravigliosa vista a un passo dal cielo.
Anche a seguito del periodo storico e dell’emergenza sanitaria che tutto il mondo sta vivendo, il team della Lissoni Casal Ribeiro ha immaginato la realizzazione di una foresta urbana verticale completamente autosufficiente. Il 2020 e l’arrivo di una pandemia globale hanno infatti evidenziato le nostre debolezze e le carenze a livello strutturale suggerendoci nuovi modi di pensare le città e le infrastrutture. Un sistema che ricicla, produce e ottimizza l’energia, un perfetto microclima che filtra l’aria, assorbe anidride carbonica, produce umidità, riutilizza l’acqua piovana per l’irrigazione delle aree verdi, oltre a garantire protezione da raggi solari e dal rumore della città. Una riflessione sull’utilizzo e lo sviluppo degli spazi urbani che, sebbene inseriti in un contesto contemporaneo, devono poter avere una misura più umana, rispettosa della natura e del tempo. Skylines non è quindi solo un ecosistema ma una visione culturale che coinvolge processi sociali ed economici volti a migliorare la qualità della vita, non solo un’architettura sostenibile ma un modus vivendi.
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© Lissoni Casal Ribeiro
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