21/08/2020 - La città di Bressanone, in Alto Adige, sta pian piano cambiando volto. Lo fa da molti anni con gli importanti progetti privati e pubblici attraverso lo strumento del concorso internazionale. Lo fa sia a grande scala, con operazioni che vedono coinvolti numerosi attori e vari tipi di partenariato, ma anche a piccola scala, sempre attraverso una qualità che contraddistingue questa regione per molti aspetti, tra i quali quello dell'architettura contemporanea.
Una lenta trasformazione che avviene anche all'interno della città stessa, in modo silenzioso, quasi discreto, senza darlo a vedere a chi attraversa a piedi il pieno centro antico. Una metamorfosi che coinvolge una delle sue periferie centrali per eccellenza, il comparto degli edifici dell'Ex Tribunale e dell'Ex Finanza, due tra le più rilevanti volumetrie che circondano Piazza Duomo.
L'area in questione è oggetto di un importante progetto per la Nuova Biblioteca Civica della città.
L'intervento, elaborato dall'ufficio Carlana Mezzalira Pentimalli, ha visto come prima fase di trasformazione il restauro di alcuni comparti dell'Ex Tribunale, uno tra i più antichi edifici della città un tempo residenza Vescovile. Una costruzione che ha subito moltissime alterazioni nel tempo, sia per quanto concerne l'aspetto architettonico che funzionale.
La volontà del progetto di architettura è stata quella di ridare un carattere agli spazi interni, perduto a causa delle varie manomissioni apportate nel tempo. Un progetto di recupero che ha avuto come obiettivo il fatto di apportare lavorazioni di pulizia e sottrazione di tutto ciò fosse superfluo, tentando di restituire agli ambienti un'atmosfera di autenticità e atemporalità.
Un processo di lavorazione e progettazione paziente, che ha tentato di recuperare i materiali della tradizione, riconsegnare (laddove possibile) le originarie decorazioni e spazialità brissinesi ed impreziosire nel modo più riguardoso possibile alcuni degli spazi snaturati nel tempo e dai quali era difficile recuperarne le caratteristiche originarie. Proprio da questa ultima necessità, è scaturita la scelta architettonica di progettare alcune cornici, lampadari e corrimani nel modo più atemporale possibile. Quasi fossero elementi dell'antichità, da sempre appartenenti all'edificio esistente, ma privi di alcuna nostalgia passatista: accessori e dispositivi provvisti di una forte vocazione alla contemporaneità.
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