31/08/2020 - Nel XVII secolo il fenomeno del Gran Tour portava in Italia i giovani delle più grandi famiglie europee, a conoscere le bellezze della nostra arte e storia millenaria; nel corso di questi viaggi non solo completavano la loro educazione, ma vivevano spesso una grande avventura di vita. Da quei viaggi riportavano scritti, disegni e cartoline in ricordo dei luoghi visitati, perché ancora non c’era la fotografia.
Con Postcards from Italy, mostra della fotografa Carolina Sandretto a cura di Claudio Composti al Plaza Project Art Room di Viareggio, prorogata fino al 30 settembre 2020, l’artista ci restituisce la memoria del suo personale Gran Tour con un progetto dedicato alla memoria dei luoghi storici e culturali italiani e alla trasformazione del nostro rapporto con il viaggio, i luoghi e la meraviglia.
Visitando l’Italia come una turista e riprendendo nel corso degli anni monumenti iconici del nostro Paese, Carolina Sandretto ha esplorato l’evoluzione e la trasformazione, dovuta soprattutto alla tecnologia e ai social network, della relazione tra i visitatori e i luoghi stessi.
Negli ultimi 50 anni il numero dei turisti con la possibilità di viaggiare e visitare luoghi storici in Italia è aumentato in maniera esponenziale; oggi viaggiare è una questione di ore e non più di settimane e la relazione con i posti è profondamente cambiata. Non restiamo più a Roma tre mesi studiandone palazzi e rovine come ai tempi del Gran Tour, ma abbiamo solo bisogno della prova di esserci stati, spesso una fotografia che dimostri che la nostra esperienza è stata reale, magari aumentando i nostri follower sui social media.
Questo modo di viaggiare, sempre mediato da uno schermo, spesso a unico beneficio di una comunità virtuale, ha cambiato per sempre la nostra percezione dei luoghi.
Per Postcard from Italy Carolina Sandretto adotta un approccio antitetico, scegliendo di scattare i monumenti Italiani con una macchina fotografica analogica.
Obbligata ad aspettare il momento giusto della giornata per lavorare, ha fruito lentamente i luoghi prima di crearne una memoria fotografica. Immaginando l'emozione di vedere per la prima volta Piazza dei Miracoli a Pisa o passeggiare a Viareggio, ha trasformato queste fotografie in memorie di come avrebbe potuto essere questa esperienza unica nel XVIII secolo; ha sovrapposto poi a queste immagini delle vecchie cartoline che ritraevano gli stessi posti, dimostrando come non siano mai cambiati, mentre a cambiare è stata solo la nostra maniera di vederli e di viverli.
Le immagini sovrapposte di Postcard from Italy portano il visitatore nel passato, quando il Gran Tour era un viaggio pieno di sorprese, quando il tempo era la risorsa più abbondante e non c’era alcuna mediazione tra il visitatore e le sue emozioni di fronte a uno straordinario monumento storico.
In Italia! In Italia, ma non quest'anno.
È troppo presto; non ho le cognizioni necessarie, mi manca ancora molto.
Parigi sarà la mia scuola, Roma la mia università.
Giacché essa è una vera Universitas e quando la si è veduta, si è veduto tutto.
Perciò non ho fretta d'entrarvi.
Johann W. von Goethe
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