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Un capolavoro del barocco riapre al pubblico
Microscape termina il restauro dell'Oratorio degli Angeli Custodi nel centro storico di Lucca
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21/09/2020 - È stato riaperto, a Lucca, l’Oratorio degli Angeli Custodi, un gioiello barocco nascosto nel centro storico della città, esternamente molto semplice e difficilmente riconoscibile dalla strada.
L’edificio è stato sottoposto a restauri cominciati nel 2017 a cura dello studio di architettura locale Miscroscape e finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. 

L’Oratorio fu costruito nel 1638 dalla omonima Congregazione, e per circa vent'anni rimase spoglio e disadorno. Dal 1658 si iniziarono le decorazioni con quadri e affreschi. 
Un’esplosione di colori e di armonia. Concepito con attento equilibrio, l’apparato pittorico dell’Oratorio è un esempio paradigmatico di ricca decorazione barocca e si presenta come un caso unico nel contesto cittadino. L' organica decorazione ad affreschi, stucchi e tele viene realizzata tra la metà del Seicento e l'inizio del Settecento e comprende l’intero spazio della Chiesa. Nel corso dei secoli l’Oratorio divenne centrale nella vita della città grazie alla sua acustica, che lo ha reso luogo speciale per compositori e musicisti. Per secoli è stato luogo dove poter comporre, provare e registrare partiture musicali, e mettere in scena spettacoli. 

Negli ultimi decenni purtroppo, a causa di infiltrazioni di acqua piovana provenienti dalla copertura dell’adiacente Officina degli Artigianelli, gli affreschi della parete sud si stavano gravemente deteriorando. Inoltre, la sagrestia era stata trasformata in camerino di fortuna per gli artisti invitati ad esibirsi nell’Oratorio e non esistevano spazi di servizio dedicati all’accoglienza del pubblico. Il sistema illuminotecnico era scarso e disomogeneo. Il cortile interno scoperto e le due scale in pietra di accesso alle cantorie si trovavano in avanzato stato di degrado e di abbandono. 

L’Oratorio è stato oggetto di un sistematico restauro di tutto l’apparato decorativo pittorico, delle decorazioni lignee e dell’organo settecentesco; parallelamente si è proceduto ad eliminare tutte le superfetazioni tecnologiche grazie alla realizzazione dell’impianto illuminotecnico interamente con sorgente Led e apparecchi posti sul cornicione parietale. La copertura è stata oggetto di revisione e miglioramento termico. Sono stati rifatti gli intonaci esterni e le relative tinteggiature. 
Il cortile interno è stato coperto con una copertura leggera in acciaio e vetro opalino. Le due rampe di scale pre-esistenti in pietra arenaria grigia sono state oggetto di restauro conservativo. Il nuovo piano di calpestio si struttura su tre ampi gradoni che collegano i due livelli del vano di ingresso all’ex sacrestia. Il cortile coperto è arredato da un desk girevole di legno con funzione di snella biglietteria. Il sistema illuminotecnico si compone da semplici strip led incassate nell’asola delle travi planari della copertura vetrata. Dal cortile coperto si accede, tramite una rampa, ai locali dei servizi per gli spettatori e ai camerini per gli artisti. Il nuovo sistema di pareti pieghettate individuano gli incassi delle porte di accesso ai camerini e ai servizi igienici oltre che realizzare due sedute lungo il corridoio di distribuzione.

Il sistema illuminotecnico è realizzato con apparecchi ad incasso nel soffitto dipinto nero in continuità con quello dei camerini. Nei due camerini lampade lineari si alternano agli specchi. Un terzo locale è adibito a sala riunione, qui il soffitto nero e gli apparecchi illuminanti lineari posti negli spigoli dello spazio creano uno luogo avvolgente e intimo dove artisti e tecnici musicali possono riunirsi prima di entrare in scena. L’area dei camerini si connette con l’aula dell’Oratorio attraverso l’apertura di un vano porta di collegamento alla ex sacrestia. 
Gli arredi sacri originali, ritrovati durante i lavori, sono stati recuperati e riallestisti nei nuovi spazi annessi alla grande aula dell’Oratorio. Essi accompagnano il visitatore nell’esplorazione dei nuovi spazi, a partire dall’affresco (distaccato nel 1975) raffigurante l’Angelo Custode con bambino, un tempo posto sopra il portone di ingresso della facciata principale, che è stato collocato nel nuovo cortile coperto. 

  Scheda progetto: OAC
Filippo Poli
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