03/12/2020 - Valorizzazione del patrimonio storico con design contemporaneo e un mix di funzioni, un link tra centro urbano e prima periferia, case integrate con attività produttive, per far rinascere quello che è stato un sanatorio. Il tutto inserito in un parco urbano. È questo il progetto primo classificato del concorso che, secondo la graduatoria provvisoria annunciata nel pomeriggio del 1° dicembre, vedrà rinascere l’edificio Ex Galateo di Lecce, testimonianza della memoria collettiva del capoluogo pugliese, da anni in stato di abbandono. Qui si insedierà una comunità sperimentale, dove i cohouser di tutte le generazioni, a partire da giovani e anziani, potranno godere dei benefici e del supporto di vicinato e, in alcuni casi, trovare occupazione.
L’ex sanatorio costruito in epoca fascista risplenderà grazie al lavoro dei giovani architetti di Archistart Studio in collaborazione col gruppo Alcotec, che si sono aggiudicati il primo premio del concorso di progettazione internazionale del valore di 80mila euro, ai quali sarà affidato un incarico da 1,2 milioni di euro, indetto da Regione Puglia, Comune di Lecce, la società Puglia Valore Immobiliare e l’Arca Sud Salento con la collaborazione dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e conservatori della Provincia di Lecce. Con il protocollo d’Intesa condiviso con la Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio delle Province di Lecce, Brindisi e Taranto, si è puntato a salvaguardare la vocazione sociale dell’immobile, ponendo il tema dell’abitare al centro delle politiche pubbliche, orientate a sviluppare una città più inclusiva.
Cohousing, studentato, laboratori, guest house e mercato sociale faranno diventare l’Ex Galateo un edificio accogliente e multifunzionale, un grande contenitore pubblico che andrà a generare valore sociale ed economico. Grazie al progetto di Archistart Studio l’immobile diventerà anche l’asse di attraversamento dal centro storico verso il parco a sud, quindi un collegamento tra esterno e interno cittadino, una cerniera urbana. L’intervento prevede la creazione di nuove residenze sociali oltre a nuovi spazi commerciali accessibili a tutti, al fine di tenere a sistema i concetti di micro-comunità, relazione intergenerazionale e rigenerazione urbana.
«È un progetto molto importante per Archistart Studio in quanto le linee guida principali per l’Ex Galateo corrispondono e sintetizzano le tematiche sviluppate e approfondite negli anni in ambito di rigenerazione urbana, community hub e innovazione sociale. Questo progetto innovativo sarà l’occasione per Lecce di sperimentare un modello di comunità che grazie alla presenza di un grande parco pubblico sarà condiviso ed accessibile da tutta la cittadinanza», affermano i progettisti.
Una nuova comunità solidale in 12.300 metri quadrati di intervento complessivo: con 48 appartamenti di diverso taglio, 10 guest house, 1 community manager, 130 residenti; spazi per 35 studenti, 6 laboratori artigianali, 6 imprese sociali insediabili, 1.700 metri quadrati di spazio commerciale, 1 hub multifunzionale e 30mila metri quadrati di parco. Ad azionare e mettere a sistema questa pluralità di usi e necessità, la proposta progettuale propone di insediare all’Ex Galateo un incubatore, “Brain”, di start up, imprese sociali, associazioni, cooperative e freelance che hanno come obiettivo comune quello di generare lavoro, a partire dalle risorse della comunità stessa.
Secondo la giuria, «si tratta di un progetto maturo, di apprezzabile chiarezza e semplicità, che rispetta l'edificio storico nella volumetria con un’ottima riflessione sull’edificio come incubatore di innovazione sociale. Le buone scelte distributive consentono l’organizzazione di un mix funzionale. Di particolare interesse la proposta abitativa di integrare le residenze per anziani in modo diffuso nei vari piani dell’edificio, in modo da favorire lo scambio intergenerazionale, nonché di collocare lo studentato nei piani superiori del corpo nord di fabbrica in relazione con le funzioni pubbliche», si legge nella motivazione.
L’edificio dell’ex Ospedale sanatoriale “Galateo” è oggi un bene culturale. Realizzato tra il 1932 e il 1934 dall’Istituto nazionale fascista per la previdenza sociale nell’ambito delle azioni di contrasto alla tubercolosi, è frutto di un modello architettonico basato su principi prestazionali che dovevano rispondere alle tecniche di cura messe a punto durante gli anni ‘20 e ‘30. Il Galateo è rimasto in funzione fino alla metà degli anni ’90, quando è stato definitivamente abbandonato.
Con il concorso, indetto attraverso la piattaforma del Consiglio Nazionale degli Architetti, e ora, dopo le necessarie verifiche dei requisiti con il progetto Archistart Studio, prende avvio la seconda vita dell’Ex Galateo.
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