09/05/2006 - L’architetto Rafael Moneo si è aggiudicato il concorso per la realizzazione del Nuovo Palazzo dei Congressi di Zurigo.
La giuria tecnica, presieduta da Peter Zumthor e formata da grandi nomi dell’architettura internazionale come Josep Lluis Mateo, Anne Lacaton e Benedetta Tagliabue, ha decretato vincitore il progetto di Moneo, il cui costo si aggirerà intorno ai 225 milioni di euro, che propone la realizzazione di un edificio interamente in cristallo.
L'architetto Moneo progetta sulla base della qualità della città esistente e cerca, nella sua realizzazione architettonica, di unire le varie influenze urbane, utilizzando, come “chiave di volta” nella transizione tra città, parco e lungolago, il centro congressi.
«La Claridenstrasse è “prolungata”, la sala concerti esistente è “protetta” ed idealmente estesa tramite il nuovo edificio. I volumi dell’auditorium dialogano con i due nuovi volumi delle sale congresso e sono uniti da un “solido” edificio di accesso. Villa Rosau è stata “conservata” assieme ad una parte del suo giardino. L'hotel, un nuovo edificio, incornicia la villa e contiene il giardino. Il progetto opera con piccole dimensioni e si adatta con sensibilità al contesto. L'edificio principale, caratterizzato dalle grandi e indipendenti strutture di copertura della sala principale e dell'auditorium, offre una serie di zone di incontro non ancora completamente sviluppate. Visto dal lago, l'edificio sembrerebbe quasi terminare con delle vele».
Il pianterreno dell'edificio principale è dotato di ingressi e servizi pubblici alcuni dei quali devono essere ancora concretamente definiti. Moneo ha progettato una sequenza continua lungo tre lati e un ingresso, aperto direttamente su Generale Guisan Quai, che fungerà da collegamento ideale tra il Lago Zurigo e le Alpi.
«La redazione del progetto architettonico è nella fase iniziale di sviluppo e, dunque, ancora limitato nella sua espressione. Nonostante ciò, vi è dinamismo nella pianta del pianterreno e nelle sezioni e vi si può già individuare un cospicuo numero di aspetti affascinanti.
In generale, questo è un progetto sensibile e convincente. L'attraente e compatto centro congressi promette un certo grado di trasparenza astratta. Esso collega una forte presenza urbana con gli elementi in diretto rapporto, in particolare l'albergo, e con il panorama del lungolago».
Il progetto di Moneo trova, però, opposizione da parte dei “difensori” dell’attuale edificio per congressi, risalente al 1939, e contrari alla sua demolizione; alcuni di essi, esperti del Servizio di Protezione del Patrimonio Elvetico, vedono nel Palazzo dei Congressi esistente un “opera chiave dell’architettura moderna” e individuano nell’interesse pubblico superiore l’unica possibilità per accondiscendere alla sua demolizione.
Allo stesso modo, alcuni architetti elvetici hanno costituito un comitato di difesa che ha proposto l’eliminazione dei soli elementi aggiunti nel 1982 e la costruzione di un altro edificio per incrementare la superficie utile disponibile.
Per la decisione, la città di Zurigo dovrà presentare una petizione che, in ultima istanza, sarà sottoposta alla votazione dei cittadini.
Nel caso in cui la proposta di Moneo riceva la definitiva approvazione, il che avverrà al più tardi nel 2008, la costruzione potrebbe concludersi nel 2013.
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