29/01/2021 – La società COIMA SGR ha assegnato a Diller Scofidio + Renfro (DS+R) e Stefano Boeri Architetti il concorso internazionale di architettura per l’edificio di Via Pirelli 39 indetto a novembre 2019.
Pirelli 39 (l'ex Pirellino) è collocato al centro dell’area Porta Nuova Gioia in una posizione strategica fra la stazione Centrale, a est, e scalo Farini, a ovest, e rappresenta il punto di accesso a Porta Nuova provenendo da nord verso il centro città. La sua riqualificazione si inserisce nel processo di rigenerazione dell’area su scala di quartiere iniziato con Gioia 22 e che si completerà nei prossimi anni con lo sviluppo dei progetti di Pirelli 35 e Gioia 20. Oggi l’immobile, dismesso dal Comune di Milano nel marzo 2015, rappresenta una frattura urbana che interrompe le diverse parti dei quartieri circostanti: privo di certificazioni di sostenibilità, non conforme alle norme anti-sismiche, inefficiente per un uso moderno e con problemi strutturali, di inquinamento e degrado ambientale-urbanistico-edilizio.
I temi principali indicati nello sviluppo dei progetti sono stati:
- ricomposizione delle parti della Biblioteca degli Alberi oggi separate da Via Melchiorre Gioia ed estensione della qualità degli spazi pedonali di Porta Nuova verso nord, Stazione Centrale e scalo Farini
- riuso edilizio privilegiato rispetto a demolizione e ricostruzione
- sviluppo di una metodologia di investimento a impatto, misurabile declinando obiettivi ed effetti rispetto a target definiti
- creazione di un simbolo culturale di un periodo storico che se da una parte ha accentuato le emergenze ambientali e sociali a livello planetario, dall’altra sta alimentando la formazione di un modello culturale di sviluppo più resiliente.
La collaborazione fra DS+R, al primo progetto in Italia, e Stefano Boeri Architetti rappresenta una partnership virtuosa scelta da COIMA come risultato di un approccio metodologico volto a proseguire il percorso, sviluppato negli ultimi 10 anni di progetti di rigenerazione promossi dal gruppo, di contaminazione fra gli architetti italiani e internazionali alimentando una nuova stagione di architettura fondata su un nuovo paradigma culturale espressione del nostro Paese. I due Studi hanno mostrato un forte allineamento sui principi di sostenibilità, ben interpretando le linee guida del concorso soprattutto in tema di impatto ambientale, continuità con la trasformazione urbana dell’area, innovazione, attivazione della comunità, relazione fra natura e città.
La proposta DS+R e Stefano Boeri prevede un modello di utilizzo misto di spazi pubblici-residenziale-terziario attraverso il recupero della torre esistente, dell’edificio a ponte su Melchiorre Gioia e la realizzazione di una nuova torre.
Recupero dell’edificio esistente: l’edificio sarà ripensato mantenendone la prevalente destinazione terziaria ma adeguandolo agli attuali standard di uso degli spazi uffici nel segno dell’innovazione e della sostenibilità, in linea con i parametri Next Generation EU; il progetto prevede il mantenimento del carattere dell’edificio originario, aggiornandolo nella dotazione impiantistica e nelle performance energetiche e adeguandolo strutturalmente al fine di consentirne parametri adeguati di efficienza, risolvendo i limiti attuali e consentendo di considerare il riuso dell’edificio esistente rispetto all’alternativa di una demolizione e ricostruzione integrale.
Edificio a ponte: percepito oggi come un “muro” di separazione su via Melchiorre Gioia, il progetto lo ripensa svuotandolo e rendendolo leggero, pur mantenendone il segno architettonico di ponte a scavalco sulla strada e aggiornandolo nei contenuti come un nuovo “hub” a servizio della città, uno spazio aperto per eventi, mostre ed esposizioni, con aree incontri e wellness dedicato ad essere un laboratorio sull’impatto climatico e ambientale, ed estensione della Biblioteca degli Alberi. Punto centrale della trasformazione dell’edificio sarà la green house, una vera e propria serra della biodiversità dove vivere un’esperienza immersiva, educativa, interattiva e innovativa tra svariate specie vegetali.
Nuova torre residenziale: 1.700 mq di vegetazione, distribuita sui piani in modo che le fioriture cambino i colori dell’edificio al variare delle stagioni, assorbiranno 14 tonnellate di Co2 e produrranno 9 tonnellate di ossigeno l’anno, al pari di un bosco di 10 mila metri quadrati. Con 2.770 mq di pannelli fotovoltaici la torre sarà in grado di autoprodurre il 65% del proprio fabbisogno energetico. L’edificio prevede parti strutturali in legno che ne diminuiranno il carbon footprint, tra cui 1.800 metri cubi di legno dei pavimenti che consentiranno di risparmiare fino a 3.600 tonnellate di biossido di carbonio nelle fasi di costruzione.
Pirelli 39 sarà il primo progetto italiano interamente misurabile secondo criteri ESG:
- certificazioni LEED Platinum, WELL Gold, WiredScore
- contributo per il raggiungimento della certificazione LEED e WELL for Community del quartiere Porta Nuova (primo distretto al mondo)
- zero uso di combustibili fossili
- livello di emissioni operative di CO2 già allineato con gli obiettivi EU 2050
- recupero edilizio >70% dell’edificio esistente e contenimento delle emissioni di costruzione (< 600 kg CO2/m2)
- copertura del fabbisogno annuale di energia >65% da fonti rinnovabili
- creazione di spazi pubblici e commerciali per contribuire all’attivazione dell’area
- attivazione di +5.000 posti di lavoro per fasi progettuali, costruttive e di gestione
- €500 Mln di Valore aggiunto Generato (contributo diretto, indiretto e indotto dell’attività economica svolta).
Stefano Boeri ha dichiarato: "Il nostro progetto riporta in vita un nobile edificio (l'ex Pirellino), propone una torre dove la Botanica si intreccia con l'architettura e inventa con il nuovo Ponte/Serra uno spazio verde aperto a tutta la città. In un periodo così difficile, questo progetto rilancia nel mondo la visione di una Milano che scommette sul futuro e affronta con coraggio le grandi sfide della crisi climatica."
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