Solidificare l’acqua: gli arredi Edra firmati Jacopo Foggini
In una video intervista realizzata nella cornice seicentesca di Palazzo Durini a Milano, Foggini spiega come nasce la collezione: da una goccia di policarbonato prende vita una serie articolata di sedute, tavoli e lettino per esterni
17/09/2021 - Nella cornice seicentesca di Palazzo Durini a Milano, Edra presenta la collezione di arredi da esterni A’mare disegnata da Jacopo Foggini. La serie è composta da tavoli, sedie, poltrone, panca e lettino realizzati con stecche di policarbonato puro.
La collezione A’mare arreda la Sala del Baccanale semplicemente appoggiata su una superficie riflettente, che ne mostra la parte sottostante e le caratteristiche di purezza, trasparenza e fluidità. Qui Jacopo Foggini e Valerio Mazzei, Presidente del brand, ci spiegano in una video intervista com'è stata sviluppata la collezione e com'è nata l'idea di scegliere un antico palazzo come scenario per presentare le novità e i pezzi più iconici.
Il nome è A’mare, un gioco di parole che ammiccando al gergo napoletano contiene anche il termine amare. La collezione esprime l’amore e l’arte del progettare e insieme l’idea di solidificare l’acqua, in oggetti preziosi.
“Tutto è iniziato quando Valerio Mazzei ha preso in mano una goccia di policarbonato puro appoggiato sulla mia scrivania – racconta Foggini - d’un tratto non sembrava più fatto di materia solida, ma pareva una goccia d’acqua cristallizzata. Da qui l’elaborazione di un linguaggio nuovo per creare una famiglia di oggetti quasi non disegnati, caratterizzati da una linea semplice che mettesse ancora più in risalto la purezza del materiale.
Abbiamo lavorato con la trasparenza e la resistente flessibilità del policarbonato, accostandolo al vetro. L’unione tra questi due materiali, la tensione tra analogie e differenze esprime i principi attorno cui gioca l’intera collezione: fluidità, trasparenza, integrazione naturale dell’oggetto con l’ambiente”.
A’mare è concepita dallo stesso materiale di cui si compone: il policarbonato. Per realizzare questa collezione è stata studiata la sezione migliore delle stecche e il loro ritmo, creando una trama elastica che garantisce il massimo comfort dell’oggetto senza rinunciare alla fluidità, alla leggerezza e alla trasparenza.
Con un approfondito studio sulla connessione delle stecche, i punti e le modalità di giunzione, Edra ha ottenuto la massima efficienza e stabilità del prodotto. A’mare gioca mimeticamente con l’ambiente, sfumando fino quasi ad annullare il confine tra oggetto e spazio, se immersa nell’acqua scompare, se colpita dalla luce del sole o da altre fonti luminose in certe angolazioni, può illuminarsi di infinite tonalità.
Gli arredi richiamano alla mente mondi diversi, quello della natura e quello dell’uomo, che si incontrano delicatamente in un’unica soluzione. Questo li rende particolarmente adatti a valorizzare non solo gli esterni, come giardini, terrazze, bordo piscina, ma anche gli interni.
“Questi sono oggetti preziosi – conclude Foggini - una sperimentazione che ha messo in luce, ancora una volta, quello che per me significa collaborare con Edra, ovvero sviluppare una doppia tensione e ricerca: quella poetica, intuitiva, e quella manuale e tecnica”.
Al piano nobile di Palazzo Durini, oltre alla collezione A’mare, gli arredi Edra convivono con naturalezza con i più importanti cicli pittorici del proto-barocco milanese, creando un'atmosfera sospesa tra il ‘600 e il terzo millennio.
Nelle sale dai soffitti affrescati e con grandi specchi alle pareti dove, le creazioni Edra sono semplicemente appoggiate sul magnifico pavimento, si è invitati a un confronto tra storia e modernità, architettura e arredamento.
Gli artisti di ieri sono gli autori che oggi Edra sceglie per presentare divani e complementi di arredo, laddove il valore più importante è sempre lo stesso: l’intervento creativo dell’uomo. Come spiega Valerio Mazzei: 'siamo un’azienda contemporanea, ma dai principi forti e antichi. I nostri prodotti sono progettati uno ad uno e realizzati a mano, ognuno è il racconto di una storia. E noi vogliamo che siano storie di massima qualità che possano andare avanti secolo dopo secolo'.
'Eravamo alla ricerca di una ‘dimora’ milanese, di uno spazio che potesse comunicare i valori della nostra azienda', prosegue Monica Mazzei, vicepresidente Edra. 'Volevamo un luogo ‘riservato’, ma che avesse il dono di saper accogliere. Semplicemente, senza saperlo, abbiamo trovato tutto questo a Palazzo Durini - Caproni di Taliedo».
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