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28/09/2021 - Il Comitato Olandese di Auschwitz e Sua Maestà il Re dei Paesi Bassi, hanno inaugurato, lo scorso 19 settembre 2021, il National Holocaust Memorial of Names progettato dallo Studio Libeskind in collaborazione con lo studio locale Rijnboutt.
Oltre 75 anni dopo la seconda guerra mondiale, è stato finalmente realizzato il primo memoriale dedicato alle oltre 102.000 vittime olandesi dell'Olocausto. Il monumento commemorativo contiene i nomi di tutte le vittime dell'Olocausto ebrei, sinti e rom olandesi che non hanno una tomba contrassegnata.
“Per le persone in lutto è di inestimabile valore avere un luogo dove possano ricordare i loro cari. Significa che i nomi delle vittime dell'Olocausto non saranno dimenticati. Inoltre, il memoriale costituisce un trait d'union tra passato, presente e – soprattutto – futuro” ha spiegato Jacques Grishaver, presidente del comitato olandese di Auschwitz. “Il ricordo non è solo per coloro che hanno vissuto la guerra, ma anche per coloro che non l'hanno vissuta: i figli, i nipoti e le generazioni successive. Il memoriale aumenta, inoltre, la consapevolezza storica del dove possano condurre le guerre, incoraggiando anche le persone a riflettere e imparare dalla seconda guerra mondiale".
Situato lungo la Weesperstraat, un importante asse all'interno del quartiere culturale ebraico, il Names Memorial è adiacente al Museo dell'Ermitage, a est del verdeggiante giardino e caffè Hoftuin, a pochi passi dal fiume Amstel e in prossimità di importanti centri culturali ebraici e istituzioni come il Museo Storico Ebraico e la Sinagoga Portoghese.
Il memoriale di 1.700 mq comprende quattro volumi che rappresentano le lettere della parola ebraica che significa "In memoria di". I volumi sono disposti secondo una configurazione rettilinea sull'asse nord-sud dell'arteria principale Weesperstraat e del padiglione Hoftuin a ovest.
Quando i visitatori entrano nel memoriale incontrano passaggi articolati da muri di mattoni alti due metri che portano il messaggio della Memoria.
Ciascuno dei quattro volumi è realizzato in acciaio inossidabile con finitura a specchio che si libra al di sopra delle pareti di mattoni impilati. 102.000 mattoni riportano incisi il nome, il cognome, l'età e la data di nascita delle vittime note, dando in tal modo una quantificazione tangibile delle numerose vittime. Su altri 1000 mattoni non è stato inciso nulla per ricordare le vittime sconosciute.
“Gli olandesi hanno perso la più grande percentuale della loro popolazione ebraica nell'Olocausto" ha affermato l'architetto Daniel Libeskind. “Il mio coinvolgimento personale, come figlio di sopravvissuti all'Olocausto, ha reso sempre più importante far parte di questo significativo progetto. Spero che diventi un luogo di contemplazione, speranza e un importante promemoria per combattere l'odio in tutte le sue forme per il popolo dei Paesi Bassi e non solo”.
La materialità del mattone, un materiale onnipresente nei Paesi Bassi e in tutte le città dell'Europa occidentale, abbinata alle forme altamente riflettenti e geometriche delle lettere in acciaio fanno riferimento alla connessione tra il passato e il presente dei Paesi Bassi.
All'intersezione delle forme in mattoni e metallo c'è uno stretto vuoto che crea l'illusione che le lettere d'acciaio si librino al di sopra e rappresenta un'interruzione nella storia e nella cultura del popolo olandese. Questo vuoto sospeso, o "Respiro d'aria", stacca il quartiere da un futuro in cui le famiglie ebree olandesi sono scomparse.
Il memoriale avrà un elemento interattivo che consentirà ai visitatori di posizionare pietre con i nomi sui mattoni, in modo simile al modo in cui si onorano i morti su una tomba.
Al di sotto del livello stradale, i pavimenti intorno alle pareti sono di ghiaia stabilizzata alla luce che creano un percorso attraverso i quattro volumi. Semplici blocchi di pietra sono collocati negli spazi aperti e nei camminamenti per fornire un luogo di riposo per la contemplazione e la riflessione.
Situati vicino a una stazione della metropolitana a nord e a una carreggiata a est, i volumi galleggianti in acciaio lucido saranno visibili ai pendolari a tutte le ore. Luce e Riflessione (autoriflesso e riflessione dalla strada e dalla città che la circonda) sono necessarie per una comprensione significativa di ciò che è accaduto e delle vite perse nella catastrofe dell'Olocausto.
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