01/10/2021 - Dopo l’annullamento causa pandemia del 2020, questo weekend torna nella Capitale l’appuntamento con Open House, il grande evento pubblico e totalmente gratuito che apre le porte di edifici storici, architetture contemporanee, luoghi di eccellenza della città.
Quest’anno per la prima volta le quattro città italiane del network internazionale - Torino, Milano, Roma e Napoli - presentano la rete Open House Italia lanciando l’edizione di aperture in 4 weekend consecutivi - dal 18 settembre al 10 ottobre.
Il tema scelto per l’edizione romana 2021 è “Battito urbano” per sottolineare il ritorno alla vita della città.
“La città è un sistema organico, un corpo vivo, alimentato da una molteplicità di azioni concorrenti, che si dilata e ritrae, adattandosi ed evolvendosi” dichiara il direttore OHR Davide Paterna. “Questa edizione di Open House Roma è dedicata alla riconquista degli spazi urbani, delle relazioni interrotte, dei desideri assopiti. Nella scoperta dell'architettura inedita della città eterna, l'invito è a meravigliarsi di nuovo, a tornare partecipi di una realtà ancora da rivelarsi”.
Il programma di questa edizione prevede l’apertura di più di 200 siti tra passeggiate, visite a studi e case private, nuove architetture, o luoghi solitamente inaccessibili, che Open House Roma rende visitabili gratuitamente.
Tra le novità di quest’anno, l’apertura speciale di architetture storiche come Casa delle Armi al Foro Italico di Luigi Moretti, il Cinema Troisi recentemente restaurato, insieme a luoghi del contemporaneo come la nuova sede di Angelini dello Studio Transit, la sede di BNL a Tiburtina di 5+1AA, o il nuovo campus Universitario John Felice Rome Center di Ignazio Lo Manto.
Numerose in questa edizione anche le case private.
Casa in via Giulia di Massimo Adario.
Ubicata al quarto piano di Palazzo Sacchetti, è caratterizzata da un alto soffitto ligneo a cassettoni decorato nel ‘700; è su questo elemento che si è principalmente lavorato. Il pavimento e le pareti sono state trattate come una “scatola morbida” (moquette a pavimento e pannelli rivestiti in tessuto alle pareti) su cui questo soffitto poggia. Eliminate tutte le tramezzature aggiunte negli anni 70, si è recuperata la dimensione originaria dell’appartamento, dividendo gli spazi interni con arredi realizzati su disegno.
Il Loft in via Arimondi di Studio Nema si trova in zona Portonaccio, all’interno di un ex deposito industriale.
Colonizzato e frequentato da artisti e creativi si è trasformato nel tempo in una vera e propria factory culturale. Situato all’ultimo piano dell’edificio, è stato per anni l’atelier del noto artista Piero Pizzi Cannella.
Oggi il loft di Luisa Melara è sede permanente dell’Art_City_Lab Arimondi Circle, una casa, una galleria d’arte, un punto di aggregazione, uno spazio in continua evoluzione e un luogo di sperimentazione architettonica, dell‘arte e del design. Privo di qualsiasi elemento decorative, il loft conserva, senza formalism, il carattere industriale e lo spirito dello studio d’artista.
House of Dust di Antonino Cardillo è una casa in cui proporzioni e partiti classici celebrano la polvere.
La sezione aurea divide il salone in altezza. Un basamento di cemento color talco sostiene un soffitto d’intonaco rustico del colore della terra: desiderio di antri primordiali, di grottesche rinascimentali, di ninfei barocchi in Doria Pamphilj, di facciate quasi Liberty nelle traverse di Via Veneto.
Un’alternanza di compressioni e dilatazioni costruisce lo spazio della casa. Ai bordi, varchi e finestre appaiono ora scavati dentro il basamento, ora intagliati a baguette.
Gli archi, memorie astratte dalla pittura italiana del Trecento, confondono porte e armadi. Uno di essi, punteggiato da un pomolo di vetro rosa, introduce alle camere dell’intimità anch’esse distinte da un pallido rosa sulle pareti: desiderio di albe e fiori; colore della bellezza, colore della bellezza che muore.
Vi sono, inoltre, fra le altre case private visitabili Casa dei ritorni e Casa Loo-Ca di Camilla Thermes, Casa GA di Antonio Alberto Tomao, Alessia Iacovoni e Simone Picano, Casa Moreno di Studio Tamat e Vuotopieno di Filippo Bombace.
Tra le iniziative si sono anche i tour nei quartieri della città (San Lorenzo, il quartiere della Vittoria, i Parioli tra ville e caserme, il Quadraro e i suoi muri) o nella città sotterranea - le cave di Villa De Sanctis a Centocelle e le grotte dello studio IT’S a Casalbertone - oltre a numerosi eventi come Voci dai Gazometri ad Ostiense, Portuense201&Floralism, o ancora Kaleidocity in zona Nomentana. Infine ‘40X Roma al Microscopio’ presso la Fondazione GIMEMA, importante centro di ricerca, una inedita collettiva fotografica dedicata a Roma nel suo essere “organismo vivente” e in cui le fotografie saranno viste al microscopio.
È obbligatoria la prenotazione sul sito di Open House Roma. Per partecipare alle Visite guidate o agli Eventi (non ai Tour all'aperto) è necessario presentare GREEN PASS/Certificazione Verde valida.
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