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Wunderkammer: la scuola di musica di Bressanone
Un volume compatto e riconoscibile firmato Carlana Mezzalira Pentimalli
Autore: cecilia di marzo
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20/10/2021 - A Bressanone lo studio trevigiano Carlana Mezzalira Pentimalli ha completato “Wunderkammer”, la Scuola di Musica di Bressanone, istituzione fondata nel 1961 e punto di riferimento per tutta la regione.

Situato nella zona nord a ridosso del centro antico, il progetto rappresenta la nuova porta di accesso alla città, in un punto nevralgico dell’area Priel, destinata alle attrezzature collettive.

L’intervento è parte integrante di un piano più ampio e garantisce l’allineamento spaziale mancante al completamento della nuova situazione urbana e con grande flessibilità risolve la situazione orografica e le differenze di quota dettate dal piano.

Dal punto di vista morfologico il progetto guarda alla città storica con i suoi princìpi insediativi, reinterpretando l’archetipo del recinto. L’intervento, infatti, che mira a integrarsi nel tessuto urbano, si caratterizza per la sua volumetria compatta e riconoscibile, all’interno della quale viene scavato un vuoto urbano racchiuso da un recinto.

Posto nella parte ovest dell’intero intervento, il volume della Scuola si sviluppa su tre piani fuori terra e una porzione di piano interrato. Per mitigare l’impatto sullo skyline della città, l’ultimo piano risulta arretrato rispetto al filo delle facciate esterne, ottenendo un effetto ottico che dissolve la percezione del costruito. I prospetti sono, inoltre, concepiti come dei paramenti murari, i cui trattamenti mutano in relazione al contesto per entrare in risonanza con gli edifici circostanti.

Il recinto, che insieme al volume della Scuola cinge il grande spazio collettivo della corte situata a est, si configura come un volume di due piani, all’interno del quale sono collocati gli elementi di distribuzione verticale e alcuni servizi alla città. In questo modo vengono risolte le differenze di quota, garantendo continuità visiva tra la piazza e il futuro Parco Priel, mentre la profondità di campo verso le montagne a nord e a sud dell’area non viene mai interrotta.
 
Il progetto del vuoto assolve all’importante ruolo di distribuzione dei flussi delle utenze che accedono alla città, grazie a una forte permeabilità trasversale, orizzontale e verticale insieme, con accessi disposti alle quote +0,00 e +3,75m. Affaccio della nuova Scuola di Musica, delle associazioni Banda Musicale e Alpenverein, della palestra di roccia e della piazza, la corte sarà a servizio anche del futuro parcheggio, consentendo un percorso diretto verso la piazza Priel e, in generale, alla città.
 
Pubblico e sempre accessibile, il cortile ospita una serie di dispositivi di collegamento e di servizi collettivi, come chioschi, magazzini ed elementi di distribuzione verticale.
 
“Una delle peculiarità del progetto è il ‘giardino della musica’, una stanza a cielo aperto finemente decorata, interna al recinto eppure esterna al volume della Scuola, che dissolve il confine tra dentro e fuori. Il tentativo, ambizioso, di addomesticare uno spazio urbano. Da qui, il nome di ‘Wunderkammer’ (camera delle meraviglie), in riferimento al periodo storico in cui le collezioni private si aprirono al grande pubblico, rendendo accessibili ‘mirabilia’ fino ad allora alla portata di pochi. Allo stesso modo, abbiamo inteso l'architettura come un ambito comunitario a disposizione di tutti” — spiegano gli architetti Michel Carlana, Luca Mezzalira e Curzio Pentimalli.
 
In diretta relazione con il giardino e la futura Piazza Priel, l’ingresso alla Scuola e l’ampio foyer dalla forma regolare per un immediato orientamento, si trovano a sud dell’edificio. Qui si affaccia anche l’amministrazione, interamente disposta al piano terra. Anche l’organizzazione funzionale, insieme a quella spaziale, permette di modulare il grado di indipendenza tra la Scuola e la sala con palcoscenico, situata al piano terra e parzialmente incassata nel terreno, che può ospitare concerti aperti al pubblico.
 
Ai piani terra, primo e secondo trovano spazio 29 aule di musica. Le scale e gli elementi di connessione, pensati come un sistema continuo e coreografico a partire dal foyer d’ingresso, conducono attraverso tutti i livelli della scuola.

Gli ambienti e gli elementi di distribuzione, così come l’ampio corridoio centrale da cui si diramano le aule, illuminato da un grande lucernario che consente alla luce naturale di attraversare tutto il volume grazie a un sistema di doppie altezze, sono stati progettati come spazi di aggregazione, luoghi di attesa, studio e incontro tra gli studenti.
 
Alla monumentalità delle facciate esterne, si contrappone negli interni una forte ricerca di familiarità, che attinge alla memoria collettiva per i luoghi storici della città.
Il grande foyer di ingresso e gli ampi spazi distributivi si presentano come generosi e accoglienti salotti per la città, all’interno dei quali ci si orienta grazie a varchi e affacci caratterizzati da imbotti di prezioso marmorino di colore grigio chiaro.
 
Realizzato con un budget molto contenuto, il progetto non rinuncia alla sperimentazione formale. Con pochi elementi, materiali autentici e un sistema costruttivo semplice, lo studio realizza un manufatto di grande qualità tecnica ed estetica, che rispetta la tradizione e i materiali del luogo.

  Scheda progetto: Wunderkammer | The Music School of Bressanone
Marco Cappelletti
Vedi Scheda Progetto
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