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Il segno di Camerana sulle Nitto ATP Finals di Torino
Il masterplan riguarda il Pala Alpitour Isozaki e Piazza San Carlo
Autore: cecilia di marzo
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24/11/2021 - È Torino la città ospitante delle Nitto ATP Finals fino al 2025. L’edizione 2021, appena conclusa, ha portato in Italia i più importanti professionisti mondiali del tennis e si ripeterà in città per i prossimi 4 anni.
A firmare il masterplan dell’evento l’architetto Benedetto Camerana, vincitore a novembre 2020 del Beauty Contest lanciato dalla FIT | Federazione Italiana Tennis con l’intento di curare l’ideazione, l’organizzazione, l’ambientazione e la promozione di 5 edizioni delle fasi finali del torneo di tennis internazionale.
 
Due gli interventi progettati da Camerana: la trasformazione del Pala Alpitour, disegnato dal premio “Pritzker” Arata Isozaki in occasione delle Olimpiadi invernali del 2006, e i due padiglioni di Piazza San Carlo (Torino).
 
Le gare del torneo sono ospitate nel Pala Alpitour. La sua forte identità si definisce nelle scelte volumetriche, un semplice parallelepipedo, e nei materiali utilizzati: il lucente involucro in pannelli di acciaio inossidabile interrotti in modo irregolare da piccole aperture finestrate. Un grande atrio, all’interno, si riflette sulla specchiatura obliqua posteriore a una delle quattro grandi tribune introducendo all’area da gioco.
 
La proposta progettuale vuole porsi in continuità con la flessibile architettura impostata per le Olimpiadi, non modificando la funzione dell’edificio che riesce ad adattarsi armoniosamente alle nuove richieste, sportive, di intrattenimento e di relazione.
 
Partendo dal centro dell’edificio, le differenti dimensioni dei campi da tennis (23,77x8,23 m per il singolo e 23,77x10,97 m per il doppio) rispetto a quelli da hockey su ghiaccio (60x26-30 m) hanno permesso di dare maggiore spazio al gioco nelle aree di movimento esterne ai confini del campo. La superficie del campo è quasi raddoppiata rispetto alla O2 Arena di Londra.
La capienza del palazzetto è stata inoltre aumentata di oltre 650 posti, grazie all’inserimento a bordo campo di quattro tribune temporanee aggiuntive tipo parterre, rivestite in moquette e composte ognuna da tre file di seggiolini più vicini al campo da gioco.
 
Esternamente al grande catino disegnato dal campo e dalle tribune, nei grandi atrii di ingresso, sono stati realizzati ex novo quattro padiglioni aperti, impostati come soppalchi su portali metallici. Ospitano altrettante aree lounge, ristorazione e sponsor schermate da alte lamelle metalliche verticali che a quota + 6 metri ampliano le terrazze esistenti.
Sull’anello più alto del settore sud, a quota 14 metri, sono distribuiti i box commentatori, insonorizzati e con perfetta visuale sul campo.
 
In questa prima edizione, il grande atrio di ingresso del Pala Alpitour ha accolto una versione ridotta del Tennis Village, previsto dal masterplan all’esterno, sull’antistante piazzale Grande Torino, pensato per avvicinare la Città all’evento e agli atleti. Riflesso nella parete specchiante inclinata, uno scenografico campo da allenamento e riscaldamento è visibile sia dalle due lounge principali, posizionate sul lato di corso Sebastopoli, che dall’ingresso e dall’esterno attraverso le grandi vetrate. Il pavimento di gioco ha una tripla stratigrafia in legno e  resina e i colori caratteristici dei campi delle Nitto ATP Finals.
La nuova funzione ha portato anche alla riorganizzazione degli spogliatoi e di parte delle aree interne, diversamente suddivise da nuove pannellature. Ai piani inferiori (livello -7,50 m) sono distribuiti 11 spogliatoi (8 singoli +1 riserva +2 doppisti). Ad ogni atleta è dedicato uno spogliatoio di circa 95 mq, che comprende una sala principale con area armadietti, area relax con divani e sedute e uno schermo per seguire in diretta il campo principale. Stanze ‘satelliti’ accessibili dalla principale accolgono una sala fisioterapia e una ‘concentration room’ per gli ultimi momenti pre-gara.
 
Le Nitto ATP Finals arrivano anche nella Città storica e in modo potenzialmente diverso per ogni futura edizione torinese. Nel 2021 si è scelto uno dei luoghi più monumentali e significativi della Torino Barocca, piazza San Carlo, per portare l’evento internazionale fuori dai campi da gioco.
La place royale della Città, dominata dalle chiese di San Carlo e Santa Cristina e su cui si aprono due lunghe file di portici regolari, diventa pregiato sfondo per una nuova e scenografica costruzione.

Il progetto ha previsto due padiglioni simmetrici a un piano, di 85x10 metri ciascuno, destinati agli sponsor e alle istituzioni che supportano l’evento. Il loro disegno, concordato con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, è lineare e minimale. Utilizzando nelle superfici e nei rivestimenti il blu, colore simbolo della città e di ATP, riprendono sui lunghi fronti l’elemento caratteristico della piazza, i portici, creando un dialogo con il monumentale sfondo.
La planimetria disegna un insieme volutamente divergente: verso sud apre una prospettiva che enfatizza le chiese, mentre verso nord crea un cannocchiale visivo che accentua l’assialità del tratto nord di via Roma, verso piazza Castello e Palazzo Reale.
La visione proposta è quella che il centro Città vuole avvicinare il più possibile i cittadini all’evento: un campetto per la pratica del tennis, destinato ai più giovani e realizzato ai piedi della statua equestre, completa questa presenza urbana delle Nitto ATP Finals, insieme ad allestimenti accessori destinati ai main sponsor.

  Scheda progetto: Nitto ATP Finals Masterplan
Marco Schiavone
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