Foto Lorenzo Zandri
07/01/2022 - Lo Studio GAMP! ha concluso la progettazione di due Ville a Montefiascone (VT), una per la coppia dei committenti e una per gli amici, da utilizzare per i fine settimana e i periodi di vacanza.
Nel paesaggio della Tuscia, una campagna dolce, coltivata e punteggiata da alberi di querce ad alto fusto, sorgono tre case - due fuori terra e una terza incassata nel terreno - progettate sul rinnovo di due edifici dedicati al deposito per i macchinari agricoli in tufo, di cui è stato ripreso il sedime.
“L’idea è stata immaginare delle case semplici, quasi archetipe, che si inserissero armonicamente nel paesaggio quasi intatto della Tuscia senza turbarne l’equilibrio, ripercorrendo un immaginario consolidato, senza rinunciare ai caratteri del progetto contemporaneo” spiegano gli architetti.
Le architetture spazialmente fluide, sono invece rigorose nella loro organizzazione funzionale, e capaci di aprire lo spazio interno verso l’esterno grazie ad una accurata disposizione delle finestrature, oltre alla predisposizione di spazi per la vita all’aperto.
Le prime due abitazioni presentano copertura a falde, la terza un tetto giardino; in tutte e tre la presenza dei camini si fa notare per la notevole dimensione.
“Sono case apparentemente tradizionali, con la cui geometria abbiamo voluto giocare con leggere deformazioni e il modo di appoggiarsi al suolo; in particolare nella casa azzurra la deformazione planimetrica, visibile nel soggiorno, rende lo spazio dissimmetrico e mutevole”.
La volontà di un inserimento armonico nel paesaggio ha portato gli architetti a scegliere materiali tradizionali come il cotto, l’intonaco frattazzato, il travertino e la pietra per gli esterni; il gres, la ceramica e il legno per gli interni - garantendo durabilità e una facile manutenzione,
“e soprattutto conferendo all’architettura la capacità di assorbire il passare del tempo, un carattere che ci piace pensare appartenere alla buona architettura”.
L’uso dei materiali tradizionali corrisponde ad una collocazione non altrettanto consueta: le pianelle di cotto di recupero rivestono integralmente la più piccola delle case, dalle pareti al tetto, la zoccolatura in travertino della casa azzurra risale verso l’alto; negli interni gres e ceramica salgono su pareti e camini a disegnare diaframmi e volumi traslucidi.
Il paesaggio circostante è punteggiato da gazebi metallici dalle geometrie semplici che definiscono edifici ipotetici. “Un contraltare alla comodità dello spazio abitativo interno”.
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