09/05/2022 - Villa M è un "manifesto naturalistico". È questa la definizione che i progettisti, lo studio franco-brasiliano Triptyque Architecture e quello francese di Philippe Starck, hanno dato del nuovo complesso multifunzionale situato in Boulevard Pasteur, nel quartiere parigino di Montparnasse.
Un edificio che mira a creare un nuovo patto tra città, natura e salute.
“Abbiamo progettato Villa M come un manifesto architettonico naturalista: ovvero un edificio di una nuova era, dove l'uomo non si oppone più alla natura e agli esseri viventi."
- Olivier Raffaëlli e Guillaume Sibaud, Triptyque Architecture.
"Villa M è un luogo spumeggiante, genuino e accogliente, dove si vive e si mangia bene. In tutto il ristorante e il bar vi sono fertili sorprese, luoghi nascosti e giochi mentali che suscitano curiosità e guidano lo sguardo dei visitatori, ricordando loro che l'intelligenza è uno dei ‘sintomi’ più belli dell'umanità." - Philippe Starck.
Il programma, ideato da Thierry Lorente e Amanda Lehmann del Groupe Pasteur Mutualité, è un edificio ad uso misto che include un Hotel della Paris Society, un coworking e una dinamica struttura sanitaria.
Spicca la sua architettura da “edificio vivente”, la cui geometria è formata da travi a struttura metallica concepite per ospitare piante officinali, alberi da frutto e specie perenni di medie e grandi dimensioni.
Progettato come un esoscheletro, l'edificio ha un aspetto minimalista e leggero, composto da pezzi prefabbricati come in un gioco di costruzioni.
"L'edificio stesso è il supporto di questo giardino verticale, che crescerà e occuperà l'intera facciata, trasformando l'edificio in una foresta medicinale verticale che diventerà l'architettura principale", spiega Olivier Raffaelli.
Oltre al reinserimento della natura nella città attraverso l'architettura, l'edificio vivente contribuisce alla sostenibilità, assicurandone il comfort termico e, quindi, l’efficienza energetica.
"Abbiamo esplorato tutte le superfici disponibili per potenziare il verde ed evitare sprechi di energia e carbonio", spiega Sibaud.
La responsabilità ambientale ha guidato anche le scelte dei materiali di base e organici che propongono un'architettura low-tech.
Il progetto di Villa M intende far sì che l'architettura riporti la natura nella città, con l'obiettivo principale di fornire ai cittadini una nuova esperienza urbana con l'avvento di una "città-natura".
“Respirare, prendere il sole e connettersi con la natura sono bisogni vitali che lo stile di vita urbano non è più in grado di garantire”, afferma Olivier Rafaëlli. “Per resistere all'espansione urbana – insostenibile per natura – la città deve fornire questa esperienza oltre a stimolare la correlazione tra spazi esterni e interni nelle aree edificate."
Il programma di occupazione di 8.000 m² dell'edificio porta anche una proposta innovativa: essere uno spazio dedicato a coloro che hanno scelto di aiutare a salvare vite umane, ma aperto a tutti. Il complesso a destinazione mista ospita un hotel, un ristorante, un bar, un’area congressi, un’area check-up, uno spazio di co-working e uno showroom per start up del mondo della salute per favorire la mescolanza, lo scambio e il reciproco aiuto tra le diverse specialità e le diverse generazioni di operatori sanitari.
L'hotel è concepito come un nido, avvolgente e rilassante, con vista mozzafiato sulla Ville Lumière.
Le sue 67 camere e 6 suite sono state progettate come spazi verdi. Alcune dispongono di balcone o terrazza per ammirare i quartieri Montparnasse e Invalides, ma una in particolare, la Pasteur Suite, incastonata all'angolo del settimo piano, dispone di grandi vetrate, una doppia terrazza verde e un soggiorno aperto sulla capitale francese.
"Il viaggiatore deve sentirsi a casa, in ambienti tranquilli, morbidi e materni, piacevoli da vivere, in modo che l'essere umano sia sempre al centro del concept di Villa M."
- Philippe Starck.
In questi spazi, gli ospiti troveranno materiali nobili e durevoli, colori organici, caldi mobili contemporanei, giochi di specchi e prodotti eco-responsabili.
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