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11/12/2006 – Il 1° dicembre scorso Nantes Metropole ha inaugurato la nuova sala concerti Zenith della Francia. Il progetto porta la firma degli architetti dell’Atelier d’Architecture Chaix & Morel et Associés, che hanno disegnato anche gli Zenith della Villette a Parigi, di Montpellier e di Dijon.
Lo Zenith di Nantes Metropole sorge nel cuore di una vasta area verde, solitario e facilmente visibile da diversi punti di osservazione. In grado di accogliere sino a 8500 posti a sedere, è oggi lo Zénith più grande della provincia.
“È un’isola – commentano gli autori del progetto – dalla forma fluida ovale, leggermente conica”.
“Lo studio architettonico – continuano gli architetti – è stato guidato dalla ricerca di una forma minimale che fosse il più possibile compatibile con le funzioni da ospitare: spazio scenico, spazio riservato agli spettatori e zone secondarie. Tali elementi sono stati integrati in un semplice anello che unisce i diversi volumi in un corpo unico”.
Lungo la facciata esterna la struttura presenta degli schermi dal profilo sottile di diversa altezza; il più alto appare in corrispondenza dell’ingresso principale.
“Il progetto si protende verso il cielo, e qui trova respiro. La facciata metallica cattura l’immagine cangiante del cielo grazie alla sua inclinazione. Il suo sottile profilo, consentendo inoltre di intravedere l’edificio anche da lontano, funge da “segnale-lanterna” esercitando forte attrattiva in un contesto urbano periferico e a bassa densità abitativa”.
L’involucro dell’edificio presenta un duplice sistema scenografico.
Quando non ci sono manifestazioni in programma, la corona dell’edificio – creata da quelle che gli autori del progetto chiamano “immense lanterne” – brilla dall’interno e sembra quasi vegliare sul luogo.
Quando vi sono spettacoli, lo Zenith può essere illuminato esternamente. E si può illuminare anche lo spazio tra lo strato in calcestruzzo e la rete metallica perforata, creando un gioco di luci e colori che trasformano l’edificio in un enorme schermo luminoso nel mezzo di un paesaggio boscoso notturno.
Una serie di camini incoronano l’edificio consentendo la ventilazione naturale degli spazi interni. La circolazione di aria fresca è dovuta al processo di depressione innescato dal camino che assicura in tal modo la purificazione dell’aria che circola nella sala concerti e nel foyer.
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