26/10/2022 - Nel cuore di Madrid è nata Casa Olivar, una piccola architettura, progettata e concepita dalla coppia di designer Matteo Ferrari e Carlota Gallo.
L’obiettivo del progetto è stato quello di dare nuova vita allo spazio, recuperato da uno stato di rovina e da un passato turbolento, aggiungendo strati, riscrivendo la sua storia e generando così nuove memorie.
Il progetto è stato concepito come un oggetto vivente in continua mutazione, in cui si possono trovare diverse fasi e destinazioni d'uso. In questo contesto, durante i lavori il locale si è trasformato in uno spazio espositivo atipico per l'evento NoDo; un evento silenzioso, a porte chiuse, che ha invitato un gruppo selezionato di designer madrileni a riflettere su come concepire la luce a partire dall'oscurità.
La riconversione ad uso abitativo è spontanea ed essenziale; recupera quei tratti identificativi dell'architettura e fornisce una nuova narrativa. Uno spazio "non urbano", un rifugio sensoriale per ritrovare sé stessi, regolare le nostre emozioni e distaccarci dalla frenesia del mondo esterno.
Caratterizzato da continuità spaziale e da un caldo minimalismo, l'intervento punta a valorizzare la luce naturale e a dare spazio all'uso di materiali artigianali locali, generando uno stretto dialogo tra luce e materialità.
Casa Olivar è casa e luogo, uno spazio intimo dove sviluppare la creatività dei suoi abitanti, ma soprattutto uno spazio pensato per essere vissuto e condiviso.
Architettura/design
Situato in una tipica “corrala madrileña”, questo appartamento si sviluppa su due livelli, delimitati da una facciata e da un cortile interno di carattere storico.
Lo schema planimetrico è organico e caratterizzato da una successione di spazi consecutivi; il muro portante centrale è stato modificato, rispettando le stesse proporzioni delle aperture di facciata, formando due archi ribassati in stile tradizionale.
L'intervento intende generare una connessione luminosa e visiva per ottenere la massima sensazione di ampiezza spaziale e connettersi con il mondo esterno. Le fonti di luce naturale sono così visibili da tutti i punti della casa, generando un'atmosfera caratterizzata da sfumature di luci e ombre morbide.
L'illuminazione si diffonde attraverso la casa, aumentando e diminuendo d'intensità a seconda dell'uso della stanza e in accordo con il ritmo circadiano: il soggiorno irradiato dalla luce naturale, la cucina in una sottile ombra e la camera da letto caratterizzata da un'avvolgente luce zenitale.
La cucina si sviluppa attorno a un tavolo centrale scultoreo, oggetto su cui si svolge l'azione e che viene presentato come protagonista. L'atmosfera cambia registro nel bagno con toni ocra e una tendina evocativa delle sensazioni trasmesse dal contatto con la pelle. Realizzato in nylon, conferisce calore e dinamismo allo spazio.
Materiali
Come stimolare i sensi più primitivi e allo stesso tempo generare la sensazione di uno spazio "non urbano", una casa rurale nel centro della città? Questa è la domanda che i progettisti si sono posti per creare la loro casa.
L'approccio è quello di essere onesti con i materiali utilizzati, rispettandone l'aspetto e le texture autentiche, privilegiando le risorse naturali e l'artigianato locale. Un design dalle linee decise e dalle geometrie pure genera un delicato dialogo con una gamma di colori caratterizzati dalle tonalità della terra e dai tessuti, veri protagonisti dello spazio con i loro toni e le loro trasparenze.
Le piastrelle in cotto fatto a mano sono l'elemento di continuità tra i vari ambienti, interessano il pavimento e abbracciano le pareti del bagno, utilizzate in vari formati e dimensioni per dare maggiore profondità spaziale e fornire identità ai volumi architettonici.
Le pietre naturali, molte delle quali sono state recuperate durante i lavori, si alternano in tutto lo spazio, formando tavoli bassi ed espositori. Il top della cucina in pietra calcarea invecchiata e il tadelakt del tavolo scultoreo trovano il loro punto di rottura nell'alluminio della cucina, che conferisce un aspetto più contemporaneo all'insieme.
Oggetti nello spazio
L'anima della casa vive negli oggetti che si distribuiscono istintivamente nello spazio; manufatti dinamici che aggiungono peso e personalità.
Alcuni di questi oggetti sono stati disegnati da Carlota Gallo, come i manufatti tessili distribuiti in tutta la casa, un puro esercizio di espressione, materico e raffinato. Altri elementi sono il risultato di questa collaborazione, come il tavolo da cucina scultoreo progettato dalla coppia. All'interno di questo amalgama troviamo oggetti di artigianato come il lavabo realizzato nel laboratorio dell'artigiana María Lázaro e l'amaca colombiana tessuta da donne indigene nel rispetto delle tecniche ereditate, che dialogano con l'opera fotografica "Messaggi per gli esseri cosmici" di Carlota Guerrero.
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