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Ph. © Marcello Mariana
24/02/2023 - Nel progetto di interior per l’Headquarter di Gruppo Orsero - azienda leader per la distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi, il team di architettura italiano Studio Wok ha riorganizzato gli interni del grande open-space attraverso un sistema trilitico di elementi monolitici che divide gli spazi adattandoli alle esigenze dell’azienda. E un volume laccato blu diventa il cuore centrale del progetto.
La sede aziendale si trova a Milano, all’ultimo piano di uno dei nuovi edifici progettati da ACPV Architects nel distretto Symbiosis.
Partendo da una pianta libera, la divisione spaziale viene gestita da un sistema trilitico di elementi monolitici che si sviluppano nello spazio cartesiano seguendo il ritmo della facciata; la costruzione di un nuovo orizzonte ad una quota di 260 cm mitiga l’altezza degli ambienti e dialoga con la domesticità della scala umana.
Il core centrale, che ospitava inizialmente solo le scale e i servizi igienici, viene rivestito da un volume in legno laccato blu e diventa il centro gravitazionale attorno al quale ruota la vita del piano; il suo calibro è variabile in base alle funzioni che accoglie e riverbera la sua presenza nello spazio circostante.
La luce naturale, che grazie alla presenza delle facciate vetrate inonda lo spazio, diventa uno degli elementi principali di progetto: il sistema di setti e travi scandisce lo scorrere del tempo e permette di creare ambiti separati lasciando però integra la lettura dello spazio unico.
Anche la scelta dei materiali è legata al loro dialogo con la luce e alla volontà di creare uno spazio domestico all’interno di un ambiente nel quale è forte l’estetica tecnologica legata al sistema impiantistico e strutturale.
Il pavimento in intrecciato vinilico è un fondale omogeneo dal quale emergono in maniera discreta gli elementi rivestiti in multistrato di betulla e in Fenix acciaio. Il core centrale, monocromatico blu, alterna superfici laccate al calore dell’elemento tessile che contribuisce a migliorare il comfort acustico.
Lo spazio distributivo si dilata per perdere la sua funziona primaria e diventare luogo relazionale e di lavoro informale; l’area operativa nell’open-space accoglie una sala riunione informale, chiudibile grazie ad una tenda fonoisolante, e si affaccia su una grande loggia, vera e propria espansione dell’ambiente interno. Il nuovo paesaggio di piante in vaso filtra i raggi del sole e fa da elemento mediatore tra la vita lavorativa e la città.
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