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I vincitori dei Premi In/Architettura 2023 | Liguria
Premio alla carriera a Enrico Davide Bona "per la Sua lunga attività di ricerca sul moderno"
Autore: cecilia di marzo
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I VINCITORI DEI PREMI IN/ARCHITETTURA 2023 | LIGURIA
21/09/2023 - Si è svolta oggi a Genova, presso la Sala delle Grida di Palazzo della Borsa, la Cerimonia dei Premi In/Architettura 2023 | Liguria.
Domani sarà, invece, la volta della Sicilia con la premiazione presso Radicepura a Giarre (CT).

Fra i 60 progetti candidati per la Liguria, la giuria ha assegnato i seguenti premi.
 
PREMI A INTERVENTI DI NUOVA COSTRUZIONE
 
Villa Nemes, Imperia, di Giordano Hadamik Architects


 
Motivazione: L’opera viene premiata in quanto affronta il tema della Villa mediterranea immersa nel verde, parzialmente ipogea, Villa N è un edificio residenziale unifamiliare di ca.210 mq situato sulle colline che si affacciano sul Golfo di Imperia. La villa gioca con il paesaggio dei terrazzamenti liguri diventandone parte integrante, le facciate in pietra naturale presentano grandi aperture rivolte verso la valle e il mare. Volume ipogeo e uso attento delle finiture per questa villa attenta anche agli aspetti dell’isolamento e dell’efficientamento energetico e l’utilizzo dell’energia solare portando l'edificio agli standard Passivhaus.
 
I Terrazzamenti Abitati, Cervo (IM), di Studiorossi + Secco


 
Motivazione: L’opera viene premiata per il forte carattere di innovazione tipologica e per l’utilizzo dei materiali della tradizione mediterranea: pietra, legno, vetro, verde. L’intervento consiste nella costruzione di 14 unità abitative nell’immediato entroterra di Cervo (IM), in, in un contesto caratteristico della Liguria circondato da ulivi e da una pineta. Viene proposta una riflessione circa il tradizionale uso delle “caselle” liguri, solitamente ipogee e costruite in materiale lapideo, destinate al presidio agricolo. Analizzando il sistema di appoderamento tradizionale e storico che caratterizza il paesaggio circostante emerge con chiarezza che il sistema lineare di terrazzamento corrisponde con la più compatibile e naturale modalità di antropizzazione del sistema naturale. Il progetto propone una idea insediativa apparentemente innovativa per il contesto sebbene contenga e interpreti lo spirito della tradizione dell’edificio di presidio.
 
A questo intervento è stato anche attribuito il premio speciale WTW-Willis Towers Watson con la seguente motivazione:
La commissione ha espresso la sua valutazione in virtù di diversi fattori. Ciò che colpisce principalmente è l'idea riuscita di proporre un inserimento delle costruzioni nel contesto, in maniera assolutamente delicata e minima. Nonostante il complesso sia ampio, la natura rimane, a prima vista, l'elemento prevalente e, in questa direzione, vanno anche i materiali utilizzati e la soluzione di coperture piantumate.
 
Villa sull'acqua, Sanremo, di calvi ceschia vigano architetti associati


 
Motivazione: L’opera viene premiata per il suo inserimento in contesto fortemente antropizzato, connotato dalla presenza di grandi volumi residenziali. L’abitazione sostituisce un piccolo edificio esistente, costruito negli anni in cui, a ponente, veniva realizzato l’adiacente complesso di marina di capo nero e di capo pino, a firma dell’arch. Daneri. In un contesto alterato è stata colta l’occasione per cercare un po’ d’equilibrio tra l’evidente prepotenza visiva degli edifici confinanti a ponente e l’eleganza delle alberature del giardino con piscina disegnato nel 1951 da Porcinai accanto all’adiacente villa progettata da Giò Ponti, a levante. Questa circostanza ha permesso di lavorare in punta di piedi, disegnando prima di tutto un giardino e poi una casa: un progetto di paesaggio. L’intento primario è stato quello, nella veduta dal mare, di aver creato un piccolo padiglione a servizio del giardino della villa accanto. La casa è quasi invisibile in quanto il volume urbanistico (peraltro limitato) percettivamente e poco leggibile e celato dal un giardino d’inverno e un padiglione piuttosto che come una abitazione, cercando un’armonia con il vasto giardino della villa progettata da Ponti e sobrietà nei caratteri generali e nel linguaggio espressivo. 
 
MENZIONI
Complesso Alborà, Genova, di Frigerio Design Group


 
Motivazione: L’opera viene premiata per la ri interpretazione della fascia coltivata e del muro a secco che diventano gli elementi ispiratori del progetto. Il muro a secco viene reinterpretato in facciate ventilate in eleganti lastre di pietra, mentre le fasce coltivate e i terrazzamenti diventano tetti verdi e giardini a servizio degli appartamenti. Il dialogare con l’architettura seicentesca delle ville patrizie limitrofe e al tempo stesso salvaguardare lo spazio verde sono stati gli l’obbiettivi principali del progetto ottenendo la massima superficie trattata a verde e riducendo al minimo l’impatto ambientale. Minima l’impronta a terra dell’edificio, contenendo il volume  sotto il profilo del terreno esistente, e raccordarlo ad esso con l’elemento verde che a partire dal tetto si distribuisce sui diversi livelli. I volumi degradano e si riducono da monte verso mare per terminare in ampi terrazzi, dove grandi aperture ed estesi frangisole orizzontali, smaterializzano l’edificio e ne ottimizzando l’esposizione solare.
 
Villa SD, Bordighera (IM), di Giordano Hadamik Architects


 
Motivazione: L’opera viene premiata per il sapiente gioco e rapporto con il paesaggio scosceso dei terrazzamenti liguri, diventandone parte. È un edificio residenziale unifamiliare di ca. 250mq situato sulle colline di Bordighera con vista sul Golfo fino a Montecarlo. Le facciate in pietra naturale presentano grandi aperture rivolte verso la valle e il mare. L'edificio è composto da un volume semi-ipogeo disposto su un unico piano, seguendo la morfologia del terreno. I muri di contenimento in pietra e il tetto verde creano continuità tra l'edificio e la natura circostante, inserendo la casa nel paesaggio circondata da essenze mediterranee. Il tetto verde minimizza l'impatto visivo dell'edificio. L'unico elemento che emerge e rompe la linearità del prospetto è il Patio in pietra al centro, filtro mediatore tra interno ed esterno. Il solarium in pietra di Botticino è situato su un lato dell'edificio e si apre sulla piscina a sfioro con vista sul magnifico panorama.L'ingresso principale dell'edificio si trova sul lato sinistro del patio, con posti auto al piano inferiore che portano ad un bellissimo prato con ampia vista aperta sulla valle, incorniciato da un ulivo. Entrando nella casa, il visitatore viene subito attratto verso un cortile verde, uno di una serie di cortili verdi che definiscono la pianta interna e integrano la luce solare naturale.
 
PREMI A INTERVENTI DI RIGENERAZIONE /RECUPERO
 
Riqualificazione dell'Area Ex Dufour a Genova Cornigliano, Genova, di Dodi Moss


 
Motivazione: L’opera viene premiata per l’approccio, fresco e moderno al riuso dell’edificio industriale. Cornigliano nota ai più per il colossale stabilimento delle acciaierie di stato, l'ILVA, e per l'avventura imprenditoriale di una famiglia genovese divenuta famosa per le caramelle, che iniziò proprio a Cornigliano, nel 1926, la famosa fabbrica Dufour. L'attività produttiva della fabbrica aveva da tempo lasciato spazio ad associazioni sportive locali, molto attive nel quartiere. Il progetto del nuovo edificio disegna una nuova continuità stereometrica con la copertura del edificio esistente al quale si collega mediante una galleria coperta. Il nuovo volume si configura solo parzialmente come ampliamento volumetrico a seguito di mirate demolizioni di porzioni del fabbricato esistente. Si apprezza la precisa ricerca sui materiali orientata verso l'uso di tecnologie innovative e materiali prodotti da cicli virtuosi di riutilizzo, come ad esempio, il policarbonato utilizzato per le facciate. Le performance termiche e le fonti di energia rinnovabili introdotte garantiranno un edificio a consumo "quasi zero" capace di garantire altissime prestazioni di confort a fronte di bassissimi consumi. Questo sarà il primo edificio pubblico della città di Genova ad avere una certificazione LEED di tutte le sue fasi: dalla progettazione all’esecuzione con l'obiettivo condiviso con la committenza di raggiungere la certificazione LEED di livello più alto (LEED platinum).
 
Rigenerazione Oasi del Nervia (Ventimiglia) di LDARCHITECTS


 
Motivazione: L’opera viene premiata per l’approccio internazionale al progetto di rigenerazione. La passerella, sia ciclabile che pedonale, collega i Comuni di Ventimiglia e Camporosso al Mare situati ai lati del Torrente Nervia e ai margini del Mar Ligure in un contesto naturalistico e paesaggistico unico.
La nuova passerella è situata nell'Oasi Naturalistica del Torrente Nervia, in un contesto delimitato dal paesaggio, dall'ambiente (Sito di Interesse Comunitario) e dall'archeologia (in contatto con la città romana di Albintimiluim). Con il suo sviluppo di circa 120 metri, è il punto più importante della nuova Ciclovia Pelagos (lunga circa 12 km). È anche un luogo, uno spazio pubblico, uno slargo, una piazza allungata e deformata (simile a quelle dei centri storici liguri), dove fermarsi a osservare il paesaggio circostante: il paesaggio montano e marino dell'ultima valle d'Italia prima della Francia. È questo specifico paesaggio, caratterizzato dall'acqua del fiume e del mare, dai grandi alberi protetti, dai colori dei canneti estivi e invernali, la terra delle rive, con cui la passerella si confronta e in cui si trova inserito, cercando di mimetizzarsi in esso e di appartenergli ancora. Le grosse Travi perimetrali in acciaio corten con il loro rivestimento interno in legno sono sintesi tra struttura e superfice decorata.
La pavimentazione è in asfalto “trasparente o albino” composto da inerti di cava locale di colore bianco/beige. I pilastri in cemento armato vengono “scavati” per accogliere i nidi degli uccelli e potersi quindi smaterializzare e perdere massa volumetrica.
 
Tre Torri a San Benigno - Nuova sede MSC, Genova, di Atelier(s) Alfonso Femia / AF517


 
Motivazione: L’opera viene premiata per come è stato ripensato un edificio a vent’anni dalla sua concezione.  Ripensare il progetto delle sue facciate sapendo che essere a Genova non può voler dire limitarsi ad un pensiero bidimensionale ma che ogni cosa parla con la sua anima, la sua presenza e che l’edificio che “fronteggia” il mare nella sequenza apparentemente casuale di torri esistenti. L’edificio si occupa del rapporto urbano e territoriale, dando un significato  anche “magico” fatto dalla diversa modalità con cui lo si scopre, si nasconde tra gli altri edifici, ci appare e poi scompare, per poi assumere una lettura diversa dal mare, nonché per il ragionamento sottile tra  interno e esterno. Un nuovo “Palazzo” attraverserà gli occhi di chi visiterà Genova e di chi avrà spesso Genova negli occhi.

MENZIONI 
Cinema Diana >>> Sunspace, La Spezia, di caarpa + MMAA 


 
Motivazione: L’opera viene premiata per l’approccio e la contemporaneità con cui viene ripensato un edificio e le sue nuove funzioni. Un edificio, originariamente una chiesa al centro della Spezia che sul finire del ‘700, veniva riconvertita per breve tempo in scuola pubblica, e poi adibita a teatro. Dopo circa cinquant’anni di spettacoli il teatro chiude per poi riaprire ai primi del ‘900. Negli anni Trenta viene trasformato nel cinema-teatro “Centrale” e nel dopoguerra cambia nome in “Diana. L’ironia della storia, che permette a una chiesa e a un cinema osè di convivere nello stesso luogo, ci ha consegnato un edificio compromesso da superfetazioni di ogni genere, le tracce del passato ovunque presenti e riconosciute e sono valorizzate nel progetto di conversione.
 
Mercato Coperto di Porto Maurizio, Imperia, di Studiorossi + Secco


 
Motivazione: L’opera viene premiata per i dettagli e la raffinatezza di ogni elemento espositore che dona un univoco carattere di coordinamento ed ordine all’interno dell’intero Mercato Coperto. L’allestimento presenta caratteristiche di modularità e linearità tali da identificare alcuni componenti (pannelli “tipo” e modulo bancone a lineare). Gli espositori tipo “box” sono realizzati a quattro pareti, pavimento e copertura ed articolano un sistema di pannelli montati su un telaio in profili metallici. I “box” sono realizzati affinché possano essere completati e personalizzati dai singoli concessionari. Gli espositori tipo “bancone” sono elementi aperti sui quali vengono disposte le mensole di esposizione e possono essere completati e personalizzati dai singoli concessionari.
 
PREMIO ALLA CARRIERA 2023 | LIGURIA
 
Enrico Davide Bona


 
Motivazione: Il Premio alla carriera viene attribuito al Prof. Enrico Davide Bona per la Sua lunga attività di ricerca sul moderno e per i suoi numerosi corsi all’interno della Facoltà di Architettura di Genova, riferimento storico e critico per varie generazioni di architetti formati a Genova. Milanese, ma attento osservatore della realtà genovese. Studioso, Docente, ma anche colto progettista. È docente di Progettazione Architettonica e di Industrial Design alla Facoltà di Architettura di Genova; già redattore capo della celebre rivista Casabella, è fondatore di EDB STUDIO, con sedi a Milano, Genova e Parigi. In oltre quarant’anni di lavoro nell’architettura e nel design ha affrontato i temi più complessi, di scala molto variabile: dalla realizzazione di grandi opere quali università, biblioteche, ospedali, residenze, fino a strutture leggere e prodotti di disegno industriale, integrando ricerca didattica e scientifica anche presso altri istituti universitari. Ha ricevuto nel 1994 il premio San Carlo Borromeo alla carriera, con Giuliano Colombini e Marco Zanuso.
 
 
PREMIO INTERNAZIONALE "BRUNO ZEVI" PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA ARCHITETTONICA 2023
 
Associazione Culturale Plug In
Per la ventennale esperienza in campo culturale in Liguria e non solo plug_in viene fondata nel 2003 da Emanuele Piccardo, Luisa Siotto e Andrea Botto a Busalla (Ge). Nel tempo altre figure si sono avvicendate fino alla formazione attuale con Marco Introini, Alessandro Lanzetta e Chiara Rolandi. L’obiettivo di plug_in è insito nel nome, ovvero essere un connettore di rete.
plug_in diventa editore della rivista elettronica scientifica archphoto.it e si pone come obiettivo quello di fare ricerca multidisciplinare nei temi dell’arte e dell’architettura mettendo al centro le comunità. Si aprono diversi filoni di ricerca dall’Architettura Radicale alle figure di architetti sperimentali come Paolo Soleri, Leonardo Ricci, Vittorio Giorgini, Mario Galvagni,Giancarlo De Carlo, Alberto Ponis. L’attività dell’associazione si svolge attraverso l’organizzazione di mostre, convegni, visite alle architetture, ricerche sul campo. Dal 2009 al 2017 plug_in produce film documentari. Alla attività culturale si affianca quella editoriale con pubblicazioni su Piano, De Carlo, Le Corbusier, Giorgini, Galvagni, Bo Bardi, Soleri, Portoghesi, Botticini, Barbieri, Purini.
Dal 2011 edita “archphoto2.0”, versione cartacea della rivista digitale archphoto.it.
Tra le mostre organizzate “Mediterraneo capovolto” (Biennale di Paesaggio, Pescara 2005), “Radical City” (Archivio di Stato, Torino 2012), “Soleri da Torino al deserto” (Centrale Lavazza, Torino 2019), “Giancarlo De Carlo e la Liguria” (varie sedi, 2020). Nel 2021 plug_in fonda con GRRIZ (Mattia Paco Rizzi e Luigi Greco) la Petites Folies School, una scuola di autocostruzione per progettare gli spazi pubblici nelle aree interne italiane. Nel 2022 cura la mostra “Lo spazio è pubblico” nell’ambito di Torino Stratosferica; nello stesso anno vince l’avviso pubblico festival di architettura II ed. promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura con il festival “Abitare la Vacanza”.

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