Solange Pessoa, Hammock, 1999-2003 - Courtesy of Rubell Museum, Miami and Washington DC - Photo: Chi Lam
13/02/2024 - Inaugura oggi la mostra Unravel: The Power and Politics of Textiles in Art, in programma alla Barbican Art Gallery di Londra fino al 26 maggio.
I tessuti si intrecciano nella nostra vita quotidiana, ma rimangono uno dei mezzi di comunicazione più sottovalutati nella storia dell’arte e nella pratica contemporanea. Incorporata in un unico filo c’è la storia materiale del mezzo, che rivela idee relative al genere, al lavoro, al valore, all’ecologia, alla conoscenza ancestrale e alle storie di oppressione, estrazione e commercio.
L'esposizione fa luce sugli artisti dagli anni ’60 a oggi che hanno esplorato il potenziale comunicativo e sovversivo dei tessili. Spaziando da pezzi intimi realizzati a mano a installazioni scultoree su larga scala, questa grande mostra riunisce oltre 100 opere d'arte di 50 professionisti internazionali. Attratti dai processi tattili di cucitura, tessitura, intrecciatura, perline e annodatura, questi artisti hanno abbracciato fibre e fili per raccontare storie che sfidano le strutture di potere, trasgrediscono i confini e reimmaginano il mondo che li circonda.
Organizzato tematicamente, con artisti inseriti in dialoghi intergenerazionali e transculturali, Unravel: The Power and Politics of Textiles in Art considera i vari modi in cui gli artisti hanno utilizzato i tessuti per parlare di storie di emarginazione ed esclusione, nonché di emancipazione e trascendenza. Le prime opere della mostra furono create negli anni ’60, quando molti artisti spingevano i confini scultorei del mezzo e sfidavano i parametri limitanti delle “belle arti” e dell’”artigianato”.
Seguendo un ordine temporale e geografico, la mostra presenta sei temi: 'Subversive Stitch', 'Fabric of Everyday Life', 'Borderlands', 'Bearing Witness', 'Wound and Repair' e 'Ancestral Threads'. I temi affrontati esplorano il ruolo dei tessuti nelle pratiche artistiche, sfidano le narrazioni dominanti, si oppongono ai regimi di potere, manifestando un sentimento di speranza verso il futuro.
Shanay Jhaveri, Head of Visual Arts, Barbican, ha dichiarato: “Siamo lieti di aprire la nostra stagione 2024 con Unravel: The Power and Politics of Textiles in Art. Questa mostra davvero ampia intreccia una serie internazionale e intergenerazionale di artisti e opere d’arte, legati dal loro impegno con la pratica dei tessuti – allo stesso tempo intima e capiente nella sua portata attraverso culture, geografie ed epoche. Dalle minuzie della vita quotidiana al movimento globale dei popoli, la vasta portata di questa mostra parla delle ambizioni internazionali del programma Barbican Visual Arts, così come del nostro lavoro più vicino a casa, dove i fili delle nostre arti si snodano oltre i confini delle pareti della galleria e nei nostri spazi pubblici”.
Guidata da opere d'arte radicali nella loro forma e nella loro politica, la mostra si propone di chiedersi perché i tessuti siano un mezzo particolarmente risonante per affrontare idee di genere e sessualità, il movimento e la migrazione delle persone, e storie di estrazione e violenza, per comprendere il mondo attraverso pratiche ancestrali e contatto con la natura. Le opere esposte comprendono un’ampia gamma di forme, scale e tecniche, attingendo a forme storiche di produzione così come a processi nuovi e sperimentali.
Unravel: The Power and Politics of Textiles in Art
Barbican Art Gallery
13 febbraio – 26 maggio 2024
Judy Chicago, Birth Tear, 1982. ARS, NY and DACS, London 2023, courtesy the artist and Jessica Silverman, San Francisco - Photo: John Wilson White
Teresa Margolles, american Juju for the Tapestry of Truth, 2015 Courtesy the artist and Galerie Peter Kilchmann, Zurich/ Paris
Igshaan Adams, Gebedswolke (Prayer Clouds), 2021 – 2023 - Igshaan Adams, courtesy the artist and blank projects, Cape Town
Antonio Jose Guzman & Iva Jankovic, Messengers of the Sun, 2022 - courtesy Stedelijk Museum Amsterdam
Cecilia Vicuña, Quipu Austral, 2012, courtesy the artist and Lehmann Maupin, New York, Hong Kong, Seoul and London - Photo: Cecilia Vicuña
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