21/02/2024 - A Shanghai, un ex cementificio diventerà un quartiere culturale e ricreativo con una rete pedonale tridimensionale. È il Gate M West Bund Dream Center, il masterplan firmato MVRDV che trasformerà un mosaico di edifici industriali dismessi in un insieme coeso incentrato sul movimento delle persone. Sentieri, scale, rampe, ponti, tetti calpestabili e terrazze sopraelevate creeranno una passeggiata continua su diversi livelli contraddistinta da un colore arancione brillante che permea l'intero sito sulle rive del fiume Huangpu.
Dalla storia industriale al nuovo masterplan
Situato a sud del centro di Shanghai, il progetto sfrutta le costruzioni già presenti per proseguire una serie di iniziative culturali che stanno sorgendo vicino al fiume, sul West Bund della città cinese. Grazie a un approccio conservativo sull'esistente, il masterplan mira a risparmiare il più possibile sui materiali e a minimizzare le emissioni di carbonio implicate per la trasformazione del sito.
Il sito ospita attualmente due serie di edifici molto diversi tra loro: le grandi strutture industriali rappresentano i resti della storia dell'area come fabbrica di cemento, mentre gli spazi intermedi sono riempiti da costruzioni incompiute frutto di precedenti ristrutturazioni.
Se le costruzioni più recenti saranno oggetto di ristrutturazioni leggere, gli edifici industriali più vecchi riceveranno un trattamento più deciso, evidenziando il patrimonio industriale e distinguendo tra vecchio e nuovo. Molti degli edifici industriali diventeranno spazi culturali, mentre alberghi, ristoranti, caffè e negozi occuperanno le strutture più recenti.
Il concept del progetto
Ispirandosi alla storia del sito, il movimento è stato un principio chiave della progettazione: in passato, l'area era organizzata intorno al movimento delle materie prime per la produzione di cemento; in futuro, il focus sarà la libera ed efficiente circolazione delle persone.
Il sito è organizzato intorno ad assi chiave che formano le aree pubbliche principali, con progetti paesaggistici curati da James Corner Field Operations. Il più importante di questi assi è una spina dorsale centrale che conduce da un capo all'altro del sito.
"Questo progetto è un'eccellente dimostrazione di come il tempo che intercorre tra la realizzazione di un edificio e la sua ristrutturazione sembra diventare sempre più breve", afferma Jacob van Rijs, socio fondatore di MVRDV. "Un tempo trasformavamo solo edifici culturalmente significativi di epoche precedenti; qui trasformiamo non solo il patrimonio industriale del XX secolo, ma anche edifici incompiuti degli ultimi anni. Questo mostra quanto valore abbia ogni città nelle sue strutture esistenti, che sono pronte per essere riscoperte dai progettisti".
The Dream Center Hall
Nell'ambito del masterplan, lo studio Schmidt Hammer Lassen Architects e lo studio Atelier Deshaus, con sede a Shanghai, si occuperanno della progettazione architettonica degli edifici nella metà settentrionale del sito. MVRDV progetterà gli edifici nella metà meridionale del sito, compresa la struttura centrale del quartiere, un ex magazzino che diventerà noto come The Dream Center Hall.
Prima della sua trasformazione, l'edificio si presenta oggi come una struttura imponente ma 'scheletrica', composta da telai in cemento e da un'ampia copertura a capriate d'acciaio. Utilizzando un vetro minimalista per evidenziare la struttura grezza originale, il progetto di MVRDV trasforma l'edificio in una destinazione per il tempo libero e la cultura, che ospita negozi, caffè e ristoranti ai piani inferiori e un grande spazio espositivo e per eventi all'ultimo piano per usufruire il grande spazio privo di colonne. Su un piano rialzato, affacciato sul fiume, un ristorante con terrazza esterna sfrutta la vista sulla città.
L'atrio del Dream Center Hall fa parte della spina dorsale centrale del progetto, che attraversa l'edificio da un lato all'altro. Oltre alle scale interne, una delle caratteristiche più originali del progetto è la scala esterna, rifinita con un rivestimento arancione e vetro colorato di arancione, che sale lungo un lato dell'edificio. Creata adattando una struttura a nastro trasportatore esistente, la scala si collega alla passeggiata tridimensionale del masterplan e comprende spazi per sedersi, caffè, mostre e negozi pop-up.
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