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08/04/2024 - Lo studio internazionale di design e innovazione CRA-Carlo Ratti Associati ha presentato un masterplan per trasformare un'ex raffineria di petrolio della città di Trieste in un parco di energie rinnovabili. Il progetto, sviluppato per il Porto di Trieste, prevede la conversione dei serbatoi in "batterie d'acqua" all'interno di 365.000 metri quadrati di parco del lungomare recuperato. Il progetto apre un'area inaccessibile della vasta infrastruttura portuale industriale della città, affacciata sul Mare Adriatico nel suo punto più settentrionale.
Suggerendo nuove modalità di riutilizzo di ex impianti industriali, il progetto impiega fonti di energia rinnovabile in modo integrato. Al centro del progetto ci sono sei ex serbatoi di petrolio - ognuno dei quali si trova a un'altezza di 15 metri, per un totale di 110.000 metri cubi di capacità - che saranno trasformati in batterie d'acqua.
Quando è necessario immagazzinare energia, l'acqua di mare viene pompata nei serbatoi e trasformata in energia potenziale. Al contrario, quando serve energia, l'acqua marina immagazzinata viene utilizzata per produrre energia idroelettrica, riversando l'acqua in mare. Il sistema funziona come una piccola centrale "idroelettrica a pompaggio". La soluzione è completamente rinnovabile, poiché l'energia necessaria per pompare l'acqua di mare è fornita dall'agrivoltaico - pannelli fotovoltaici sopraelevati sparsi in un parco urbano accessibile al pubblico.
"Una delle principali sfide di oggi è la trasformazione delle infrastrutture industriali ed energetiche del XX secolo presenti nelle nostre città", commenta Carlo Ratti, socio fondatore di CRA e curatore della prossima Biennale Architettura 2025: "Il nostro progetto a Trieste manifesta questa ambizione in modo eclatante: le stesse tubazioni che inquinavano l'ambiente possono ora alimentare la rivoluzione verde".
Il progetto si ispira anche all'ambizione del Porto di Trieste di reimmaginare il ruolo dei porti urbani come luoghi di innovazione condivisa.
"Le future infrastrutture energetiche non dovrebbero essere nascoste alla vista del pubblico, come è accaduto in passato. Piuttosto, dovrebbero diventare parte della sperimentazione urbana, consentendo una conversazione sui nostri percorsi di sviluppo futuri", aggiunge Ratti.
Il piano regolatore ricollega la città di Trieste al vicino comune di Muggia. Oltre alle strutture energetiche, prevede aree verdi, fattorie urbane e un Parco dell'Innovazione con una struttura di ricerca biotecnologica.
Il progetto di Trieste è l'esempio più recente dell'impegno del CRA per la decarbonizzazione delle città e per la riflessione sul futuro dell'energia.
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