30/04/2024 - Le grandilastre in ceramica CEDIT danno vita a 4 duetti compositivi nell'allestimento “L’arte dell’incontro creativo” al Salone del Mobile 2024: Franco Guerzoni & Zaven, BRH+ & Formafantasma, Matteo Nunziati & Federico Peri, Cristina Celestino & Zanellato/Bortotto.
L’associazione tra disegni, trame e colori differenti genera un mosaico di possibilità: l’accostamento di due distinte intuizioni creative, il dialogo tra due diverse narrazioni che si completano ed esaltano a vicenda genera miscele di grande impatto visivo.
Derivati da un lavoro di selezione e di interpretazione creativa realizzata dal marchio in collaborazione con BRH+ (Barbara Brondi & Marco Rainò), i duetti compositivi valorizzano gli originari disegni dei singoli Autori e proiettano il materiale ceramico verso nuove configurazioni, perfetta sintesi dei concetti di estetica, di innovazione e di sostenibilità tipici delle superfici Florim.
Attraverso questo progetto CEDIT propone una nuova prospettiva di espressione della creatività contemporanea, conservando quello spirito vocato alla sperimentazione che da sempre la contraddistingue.
Le soluzioni ceramiche introdotte dal progetto “L’arte dell’incontro creativo” si rivelano nello stand dedicato al marchio CEDIT al Salone del Mobile per offrire uno spunto di riflessione sull’arte del dialogo, dello scambio, dell’interazione, invitando i visitatori a immergersi in un mondo in cui ogni dettaglio delle superfici disegnate è un frammento di una storia più grande.
I “duetti compositivi”
Franco Guerzoni & Zaven - Archeologie & Rilievi
Intersezioni dinamiche e contrappunti cromatici: lo “strappo d’affresco” e le discontinuità astratte tipiche del lavoro di Guerzoni si incrociano con le profondità delle trame di superficie che caratterizzano il disegno di Zaven, alimentando un discorso in cui le evocative tracce di “Archeologie” si intrecciano con i segnali cromatici di “Rilievi”.
I motivi salienti delle due collezioni ceramiche originarie si confrontano e completano a partire da un’ipotesi di collisione lineare: un motivo a cunei contrapposti dà il ritmo alla composizione.
Le corrispondenze tra punti di colore dei distinti settori rafforzano l’idea di un amalgama inaspettata, di una tessitura tra geometrie che nel loro insieme si saldano e rafforzano in un ordito geometrico.
BRH+ & Formafantasma - Matrice & Cromatica
Morbide geometrie di colore galleggiano sulla neutra densità di una distesa grigio-cemento; ciascuna delle due presenze definisce lo spazio espressivo dell’altra, tracciandone il perimetro di respiro e il margine di azione. In questa soluzione ceramica ogni sagoma trova il proprio equilibrio grazie al rapporto di innesto con quella contigua, definendo un insieme grafico composto da forme in armoniosa relazione.
L’austera essenzialità che distingue l’originaria collezione “Matrice” disegnata da BRH+ si fonde alle cangianti coloriture di “Cromatica” di Formafantasma, dando origine a un motivo in cui ogni traccia è in perfetta simbiosi con le altre; qui, le geometrie curve e lineari si specchiano le une nelle altre, marcando una conversazione tra opposti in cui figurazione e attrazione si incontrano per completarsi in un’ipotesi creativa unitaria.
Matteo Nunziati & Federico Peri - Tesori & Compatta
Un’idea di orizzonte, un’ipotesi di paesaggio: sovrapposta alla figura di un’onda bruna si rivela la geometria perfetta di un cerchio che contiene dei precisi decori stellati.
Il teorico contrasto tra queste due presenze si risolve in una rappresentazione armoniosa dai toni caldi, in cui ogni segno si salda all’altro in un continuo che porta alla memoria le immagini trasognate di un viaggio o di un’esplorazione in territori esotici.
Le tipiche stratificazioni delle murature in terra cruda costruite con l’antica tecnica del pisè che ispira la collezione “Compatta” di Peri, fanno da fondale al prezioso intarsio circolare derivato dalle intuizioni ornamentali dei “Tesori” di Nunziati; figure geometriche di sapore classico lasciano la loro preziosa impronta su un delicato tessuto terroso, definendo una proposta ceramica di forte personalità.
Forme archetipiche entro le quali rappresentare materialità antiche: nelle figure di questa composizione ceramica sono protagoniste le superfici del marmo e del marmorino, in alternanza a quelle delle murature alterate dall’usura e segnate dal trascorrere del tempo.
Le intuizioni creative che strutturano la collezione “Policroma” di Celestino si confrontano con i codici di progetto di quella ideata da Zanellato/Bortotto con il nome “Storie”: il dialogo serrato ed entusiasmante tra le due identità dà luogo a una nuova figurazione di sintesi, in cui ogni sagoma sembra riferirsi alle altre in virtù di un invisibile schema ritmico.
La configurazione finale, distinta da una sua astratta musicalità, evoca tanto le architetture del tempo classico quanto quelle della modernità.
Cedit su ARCHIPRODUCTS
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