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20/03/2024 - L’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Arezzo ha indetto la 5a edizione del Concorso Nazionale di scrittura “Architettura di Parole”.
Il titolo del Concorso trae spunto dall’opera “Architettura di parole” scritta da Carlo Mollino, architetto sui generis nel contesto dell’architettura italiana ed europea del Novecento.
Il Concorso si pone come obiettivo quello di leggere e interpretare l’architettura attraverso una narrazione testuale.
Fare architettura con le parole è una sfida stimolante e costruttiva, non casuale, che desidera porre al centro dei riflettori l’architettura storica, moderna o contemporanea in un contesto libero da preconcetti e sovrastrutture.
Il Concorso è riservato a tutti coloro che amano l’architettura e attraverso la scrittura desiderano “parlare” di architettura.
L'architettura è arte, come tale, emoziona ed è luogo di emozioni, fa sognare, nasconde e illumina, è culla di pensieri, culture idee e profumi: "La Costruzione è per tener su: l’Architettura è per commuovere" come diceva Le Corbusier.
Obiettivi:
a) Dare nuovo vigore al legame tra architettura e scrittura;
b) Aprire le porte agli amanti dell’architettura che attraverso essa hanno scoperto nuove prospettive che
consentono di apprezzarne ed esaltarne il valore intrinseco e universale;
c) Stimolare l’attenzione verso l’architettura e su come essa incide e influenza il contesto in cui viviamo;
d) Creare un punto di confronto creativo per promuovere il dibattito sull’architettura.
La presentazione delle opere da parte dei partecipanti, unitamente alla domanda di partecipazione, dovrà avvenire entro le 23:59 del 2 giugno 2024.
La Giuria 2024 sarà così composta:
Dott. Ivo Brocchi Giornalista libero professionista
Dott.ssa Natalia Cangi Direttrice organizzativa Fondazione Archivio Diaristico Nazionale
Arch. Nicola Di Battista Architetto – Ex Direttore “Domus”
Arch. Pino Pasquali Architetto, Urbanista, Designer
Arch. Antonella Giorgeschi Presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Arezzo.
Le prime dieci opere selezionate entreranno a far parte della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale.
Fra queste le tre opere che verranno valutate come le migliori dalla Giuria, avranno un ulteriore riconoscimento come di seguito specificato:
• Primo classificato Macchina da scrivere “Valentina” (prodotta da Olivetti nel 1968 su progetto di Ettore Sottsass) e targa ricordo;
• Secondo classificato Lampada “Eclisse” (prodotta da Artemide su disegno di Vico Magistretti del 1965) e targa ricordo;
• Terzo classificato Contenitore componibile (prodotto da Kartell su disegno di Anna Castelli Ferrieri del 1969) e targa ricordo.
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